La BBC ha riportato il caso di una donna, la 37enne Nicola Hinds, che ha vinto una causa presso il tribunale del lavoro dopo che il suo capo l’aveva descritta come “emotiva e in lacrime” durante la gravidanza e l’aveva spinta di fatto a licenziarsi. La donna ha spiega di essere stata “ignorata” e di essere stata descritta come “ormonale”, mentre stava lavorando presso la società Mitie. In seguito la stessa era stata licenziata ma il tribunale del lavoro, lo scorso mese di febbraio, ha spiegato che “l’allontanamento” non era avvenuto per giusta causa e che l’ex dipendente era stata discriminata. Nicola ha spiegato che la sua carriera lavorativa presso Mitie era stata perfetta fino a che, ad aprile 2020, non aveva annunciato la gravidanza.
Da quel momento l’atteggiamento nei suoi confronti “è cambiato”, invogliata ad assumere un ruolo più amministrativo. E’ iniziato così ad aumentare il carico di lavoro, invece che diminuire come sarebbe più logico vista la dolce attesa, ma i suoi tentativi di esprimere delle preoccupazioni ai superiori sono stati tutti “ignorati”, e ciò le ha causato anche diversi attacchi di panico. In una email che è stata mostrata presso il tribunale del lavoro, spedita dal suo manager Nav Kalley, si leggeva che: “Nicola è diventata molto emotivo e ‘piangente’ soprattutto nell’ultima settimana”.
DONNA LICENZIATA INGIUSTAMENTE PERCHÈ INCINTA: “AVEVA AVUTO DUE ATTACCHI DI PANICO”
“Sono molto frustrato – scriveva – per questo fatto visto che non è oberata di lavoro e le siamo stati di grande aiuto nell’aiutarla a gestire il suo carico di lavoro”, aggiungendo che la questione doveva essere affrontata “con sensibilità” e che desiderava cercare di sostenere la signora Hinds “il più possibile”. Secondo quanto stabilito dal tribunale il signor Kalley aveva “stereotipato” la signora Hinds come una “donna incinta emotiva e ormonale” e voleva essere visto come di supporto quando in realtà “la voleva effettivamente allontanare il prima possibile”.
Nella sentenza inoltre si legge che: “Viene segnalato che lei non aveva il pieno controllo delle sue emozioni a causa della gravidanza e che di conseguenza stava facendo richieste irragionevoli, quando in realtà aveva un notevole stress legato al lavoro alle fasi avanzate della sua vita”, inoltre viene specificato che la donna “Aveva avuto due attacchi di panico in breve successione, si sentiva sopraffatta, era preoccupata di deludere gli altri ma altrettanto preoccupata di poter ammalarsi gravemente”.
DONNA LICENZIATA INGIUSTAMENTE PERCHÈ INCINTA: “UNA COSA DOLOROSA”
La signora Hinds, nel descrivere il linguaggio usato dal suo manager, ha detto che è stata una cosa “dolorosa”, e nella giornata di ieri, parlando con il programma della BBC Radio 4 Woman’s Hour, ha spiegato: “Sì, ero incinta, ma gli ormoni o le sensazioni emotive che stavo attraversando in quel momento non erano dovuti al fatto che ero una donna incinta, ma perché ero una dipendente esausta”.
La donna è stata quindi portata a lasciare il posto di lavoro pur contro la sua volontà per via della condotta del suo datore di lavoro: “Sentivo semplicemente che non potevo più lavorare per un’azienda che mi faceva continuamente sentire come se fossi un inconveniente. Sembrava che stessero facendo del loro meglio per cambiare tutto intorno a me per farmi sentire a disagio”.