Il divario tra gli stipendi maschili e quelli femminili resta una costante che sembra impossibile cambiare. La statistiche rilevate dalla agenzia di Statistica federale Destatis parla chiaro: anche in Germania la differenza media dei guadagni femminili rispetto a quelli maschili è stata del 22%.

Un dato che si conferma uguale a quello dell’anno precedente. Alla base di questa disparità il fatto che il tipo di lavoro destinato alle due categorie spesso è diverso, con le donne che lavorano in ambiti e fanno impieghi mediamente meno retribuiti di quelli tipicamente maschili. 



Se invece si confrontano uomini e donne impiegati nelle stesse posizioni si può vedere come lo scarto sia minore, ma le donne guadagnino comunque un po’ meno, circa il 7%.

L’unica consolazione è che l’anno scorso lo stesso studio aveva rilevato un dato ottimista: negli ultimi dieci anni lo scarto tra le retribuzioni maschili e femminili è andato riducendosi, l’iniziale differenza del 30% era diminuita progressivamente a partire dal 2008, disparità che potrebbe essere ulteriormente livellata, come sottolineava la ricercatrice Diw Elke Holst, se le donne cominciassero a occupare posizioni manageriali all’interno delle aziende, posizioni ancora occupate prevalentemente dagli uomini. 



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