I palinsesti Rai saranno definitivi il 5 maggio, ma per il momento non è stata programmata la messa in onda delle due serate finali di Miss Italia, come da tradizione.
Da ben 25 anni sulla Rai il pubblico poteva vedere in diretta l’elezione della più bella di Italia; un evento che sembra aver perso fascino agli occhi del pubblico. Un problema non solo economico quindi, ma di stile rispetto alla linea editoriale inaugurata in Rai con il Festival di Sanremo e che vede il concorso come un evento di vecchio stampo.
Dunque vedremo la kermesse sulle reti Mediaset o Sky? Il presidente di Mediaset Felice Confalonieri esclude questa possibilità, definendo il programma poco conveniente per una tv commerciale.
Abbiamo chiesto a Caterina Soffici, scrittrice e giornalista che dopo Repubblica e Italia Oggi, e dopo aver pubblicato il libro “Ma le donne no” (Feltrinelli), collabora con il suo blog a Il fatto quotidiano, un commento su questa notizia che potrebbe segnare un passaggio importante nella storia del costume italiano.
I palinsesti Rai per la prossima stagione non prevedono la messa in onda di Miss Italia, e allo stesso tempo Mediaset non è interessata alla kermesse.
Un segno dei tempi?
Sicuramente si, dato che le ultime due edizioni hanno avuto un flop di ascolti, quindi il fatto che la gente non abbia più interesse nel concorso è un segno dei tempi. Anche Mediaset ha detto che non gli interessa e sicuramente non lo fa per problemi ideologici, magari legati all’immagine della donna. Lo fa semplicemente perchè non gli rende con degli ascolti soddisfacenti, allora si, in questo senso è un segno dei tempi.
Secondo la Rai Miss Italia non è più al passo coi tempi e Mediaset ha manifestato il suo disinteresse dicendo che non è utile a una tv commerciale. Cosa c’è di così demodè in questa gara?
Secondo me ci sono diversi elementi. Da un lato ciò che piaceva di Miss Italia era lo stereotipo della ragazza formosa, la donna anni ’50; se penso a Miss iIalia mi viene ancora in mente Sofia Loren più delle miss recenti, Miss Italia è un marchio vecchio. Se però la stessa gara la facesse, ad esempio, Maria De Filippi su Canale 5 con la formula di Amici, allora quella formula susciterebbe più interesse. Il problema è che la formula Mirigliani è diventata vecchia, non il fatto che l’Italia sia diventata un paese maturo ecc…
Quindi il problema sta anche nell’immagine femminile che il concorso propone, troppo classica e lontana da quella che in realtà ha successo in tv?
Si perchè io non credo che il problema sia che le donne non si riconoscano in Miss Italia, è che le ragazzine si riconoscono in programmi come Amici, o come il Grande Fratello… Prima Miss Italia era un trampolino di lancio per lavorare nel cinema, in tv, per tentare una carriera di attrice, ma oggi è la tv che offre tutto questo. Miss Italia è uno spettacolo divenuto vecchio in questo senso.
Quindi Miss Italia avrebbe più speranze se diventasse un talent show…
Se Miss Italia anziché farlo Mirigliani a Salsomaggiore Terme, lo facesse appunto la De Filippi, con la formula tipica dei suoi programmi, allora sarebbe assolutamente di moda. Poi è vero che i concorsi di miss ci sono in tutto il mondo, non si è perso l’interesse verso queste gare, e allo stesso modo non è che noi ci siamo “civilizzati”: da questo punto di vista siamo un paese che rimane tribale, che ha un’idea vecchia della donne e in cui la bellezza viene considerata un valore…ma non in quella formula.
Patrizia Mirigliani, ha detto: “Miss Italia ha fatto la storia del sociale, siamo un bene da tutelare’”. E’ proprio vero?
Secondo me Miss Italia è una parte della storia di Italia, ma non lo considero un bene da tutelare: come molte pagine della storia è un capitolo che si può superare per andare avanti.
(Nicoletta Fusé)