Di necessità virtù: uno studio del Cermes (centro di ricerca su marketing e servizi), conferma ancora una volta che gli angeli del focolare sono sempre e comunque le donne.
Ma in realtà lo studio effettuato dal centro di ricerca dell’ Università Bocconi, “Donne che combattono la crisi – La nuova etica dei consumi al femminile in tempi di recessione”, fa un passo avanti: più che angeli del focolare, le donne sono i veri manager di casa, in grado di gestire al meglio i consumi e gli “affari” della famiglia quasi completamente da sole, anche in questo momento di crisi economica.
In Italia solo il 35% delle donne lavora, solo il 15% è laureata e cominciano da poco ad essere considerate in politica: Inoltre, dato poco confortante, si occupano della casa il quadruplo rispetto alle donne dei paesi del nord Europa.
In compenso sono sempre loro a decidere l’80% delle spese familiari. Secondo la ricerca, la prima fonde di preoccupazione delle donne in fatto di risparmio e gestione del “patrimonio” famigliare sono i figli (per il 45% delle intervistate), seguita dalla paura di perdere il lavoro (per il 37,4%). La crisi ha costretto ad un ritorno all’etica dei consumi e la ricerca dimostra che sono proprio i settori di cui beneficiano maggiormente le donne ad essere stati “tagliati”: estetica, abbigliamento, cura del corpo e cene fuori.
Ma in che modo si riesce a risparmiare sulle spese di casa? La maggior parte ricorre a sconti e offerte, limita o elimina i prodotti di marca e sceglie i marchi del supermercato. Al Sud in particolare, si ricorre al self-made: si preferiscono le torte fatte in casa a dolci e merendine comprati, oppure si coltivano orti privati in giardino o sul balcone piuttosto che comprare frutta e verdura in negozio, e persino per l’estetica si ricorre a tinte fatte in casa e si limitano i trattamenti nei centri estetici. Altre strategie? Si frequentano maggiormente gli outlet, si sfruttano al massimo i saldi e ogni spesa è programmata nel dettaglio, comprese quelle alimentari.
Altro dato interessante, il fatto che ormai le donne non solo gestiscono in casa quelle aree considerate tradizionalmente “rosa” (casa 82%, cosmesi 92%) ma anche attività considerate una volta maschili, come organizzare un viaggio (il 40% lo sceglie da sola), eseguire una transazione bancaria o assicurativa (il 36,6% è autonomo), comprare e mantenere un’automobile senza particolari intromissioni maschili (il 28%) e gestire le utenze domestiche (il 42%).