Oggi a Mattino Cinque, la testimonianza di una donna che racconta come Papa Wojtila le sia apparso durante il coma e l’abbia aiutata a sopravvivere.
Ivana Greco è entrata in coma dopo un aneurisma cerebrale, mentre si trovava alla 32a settimana di gestazione. I medici per salvare la vita a lei e alla bambina l’hanno fatta partorire; la donna ricorda così il momento del risveglio:«Quando mi sono svegliata dal coma e non ho sentito Rebecca nella pancia è stato un trauma: l’esperienza più brutta della mia vita. Non avevo capito che mi avessero fatta partorire.»
Ma la parte più toccante del suo racconto avviene quando Ivana ricorda il momento in cui ha una visione di Carol Woitjla che prega insieme a lei: «Il coma è iniziato come un incubo: vedevo morti ovunque… poi, da lontano, ho visto Papa Wojtyla seduto accanto al mio letto che mi chiamava. Mi sono precipitata verso di lui e gli ho detto che non volevo morire; lui mi ha rassicurato dicendo che sarei sopravvissuta. Mi ha chiesto se sapevo chi fosse e quando io gli ho risposto, “il Papa”, mi ha detto “No, ora sono semplicemente Karol Woltyla”. Non aveva le vesti papali.»
« Papa Wojtyla mi ha abbracciato, ha invocato lo Spirito Santo e abbiamo cominciato a pregare insieme.
Abbiamo pregato tantissimo, credo tutti i quattordici giorni di coma; poi, ad un certo punto, mi ha detto che doveva andare via, ma di stare serena. Nonostante avessi la consapevolezza di non poter respirare, improvvisamente ho sentito un soffio d’amore, che dalle narici mi ha riempito i polmoni.
È stato un soffio d’amore, di pace, di vita e ho avuto la consapevolezza che quello fosse il soffio d’amore di Gesù.».