Quella di Sarah Churman è una storia molto conosciuta in America. Un video pubblicato su Youtube dal marito ha fatto di lei una specie di star del web, Ellen DeGeneres ha voluto intervistarla nel suo famoso show a soli 8 giorni dalla pubblicazione del video (ma è apparsa anche al Today Show, a NY Ink e altri programmi…) e a distanza di pochi mesi è uscito il suo libro, “Powered On- The sounds I chose to hear and the noise I don’t”, pubblicato da Indigo River Publishing nel 2012, che la porta in giro per gli Stati Uniti per fare presentazioni e parlare con la gente.
Sarah Churman, sposata e madre di due bambine, è nata nel 1982 con una malformazione genetica che le impediva di udire qualunque tipo di suono, e dai due anni in avanti ha usato degli apparecchi acustici che la aiutavano a sentire qualche rumore o i suoni più forti.
Nell’autunno del 2011 ha subito un intervento attraverso il quale ha ricevuto un impianto Esteem, un sistema senza microfono che lavora sulle vibrazioni del timpano, destinato alle persone con perdita di udito neurosensoriale. Dopo circa sei settimane Sarah e il marito Sloan si sono recati dal medico che avrebbe finalmente attivato l’impianto, permettendo a Sarah di sentire distintamente i primi suoni. La madre di Sloan, che aveva aiutato la famiglia a sostenere gli alti costi dell’intervento, ha chiesto al figlio di riprendere la scena: appena l’impianto viene attivato Sarah sente la voce del medico, poi la propria, e si copre la bocca mentre scoppia a piangere di felicità. La scena dura un minuto e mezzo, e colpisce al cuore.
Il video era stato messo su youtube per condividere il momento con gli amici più stretti ma in poco tempo è diventato virale, raggiungendo più di 5 milioni di contatti in pochi giorni, un riscontro che nessuno si aspettava.
In Italia la sua storia non è altrettanto famosa, anche se in molti hanno condiviso il suo video su facebook e altri social network.
L’abbiamo contattata per sapere dalle sue stesse parole come sia cambiata la sua vita dopo l’intervento.
Quanto è cambiata la tua vita dopo l’intervento che ti ha permesso acquisire l’udito, specie rispetto alla tua vita familiare?
Mi è stata impiantata una protesi che si si chiama Esteem, ed è in tutto e per tutto una protesi interna e ti permette di sentire in modo naturale, diversamente dall”udito “meccanico” che generano l’impianto Cocleare o le protesi acustiche. Da allora molte cose sono cambiate nella mia vita: posso godere delle cose in modi del tutto nuovi. Posso interagire di più ed essere più attiva nelle situazioni perchè capisco perfettamente quello che sta succedendo. Inoltre mi ha aiutata ad aumentare la mia autostima e la fiducia in me stessa.
Da quando la tua storia è diventata famosa sarai molto impegnata. Pensi che continuerai a fare la mamma e la moglie a tempo pieno, come ti definisci nel tuo blog (http://sarahchurman.blogspot.it/), o ti piacerebbe iniziare a lavorare o dedicarti ad attività legate alla tua esperienza?
Al momento faccio entrambe le cose. Sono ancora una mamma a tempo pieno ma in questo periodo mi capita spesso di prendere parte a conferenze o alle presentazioni del mio libro, ecc. Cerco di non pianificare le cose e sto a vedere quello che Dio decide per me giorno per giorno. In generale sono disponibile alle novità, dipende di volta in volta.
In un’intervista hai dichiarato di essere cristiana. In quale modo la tua fede ti ha aiutata durante il tuo percorso?
La mia fede è molto forte e credo sia ciò che mi ha spinta ad arrivare dove sono oggi. Ho visto ciò che Dio ha fatto per me negli ultimi due anni, quello che ha reso possibile. Se non fosse stato per la mia fede e per la fede della mia famiglia…penso che non sarei dove sono oggi; sapevo che si sarebbe preso cura di me e che qualcosa di buono, come questo impianto, sarebbe arrivato sul mio cammino….
Dato che sei stata una bambina sorda, quanto pensi sia importante il tipo di aiuto che i genitori danno ai loro bambini?
Penso che questo sia il fattore più importante nella vita di un bambino sordo. Penso sia molto importante che i genitori lavorino insieme ai figli per aiutarli ad eccellere, a costruire la loro autostima, ed essere la per ascoltarli. E’ molto importante individuare il problema di udito del bambino al più presto, in modo da usare ogni mezzo a disposizione per spronarlo. Che si tratti di una scuola per bambini sordi, di sedute di logopedia, di linguaggio dei segni, ecc… i genitori devono sapere quanto sia importante capire al più presto il problema ed essere pienamente coinvolti in tutto ciò che può essere d’aiuto al bambino.
(Nicoletta Fusè)