Belen Rodriguez, neo mamma vip, ha scatenato le critiche delle fan qualche settimana fa, quando, durante la gravidanza, ha comunicato su facebook il suo cambio di look e di essersi fatta mora.
Si è sempre pensato infatti che la tinta per capelli possa essere dannosa per il bambino ed è sempre stata sconsigliata nei nove mesi della gravidanza.
Ora c’è un “marcia-indietro” su questa regola, che arriva dal Children Hospital di Montefiore e dell’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University di New York. Mary Rosser, del dipartimento di Ginecologia, ha spiegato come le tinte non siano dannose e che per precauzione si possono usare tinte naturali durante i primi tre mesi della gravidanza.
Infatti non sono le sostanze assorbite dalla pelle ad essere potenzialmente pericolose, quanto i vapori dell’ammoniaca che possono essere inalati, ma anche evitati semplicemente chiedendo al parrucchiere di effettuare il trattamento con le finestre aperte. Oppure, sempre per precauzione si può evitare di applicare la tinta alla radice dei capelli quindi a contatto con la cute, ma solo sulle lunghezze.
Via libera invece a hennè e colpi di sole, che non hanno nessuna controindicazione. Per quanto riguarda la manicure meglio effettuarla dal quarto mese di gravidanza in avanti, e chiedere all’estetista di non tagliare le pellicine per evitare piccole infezioni e indossare una mascherina sul naso quando vengono usati smalti e gel a base di cianoacrilati.In caso di acne poi bisogna rivolgersi al dermatologo che dovrà prescrivere creme che non contengano retinolo e tetracicline, da sempre sconsigliati in gravidanza perchè possono provocare difetti fisici alla nascita.
Infine si ai filtri solari ad alto fattore di protezione che evitano le macchie scure sul viso, e alle creme antismagliature, anche se, ricorda la Rosser, non sono del tutto evitabili.