“Cerco di riderci sopra, e caccio indietro le lacrime, perchè i ragazzi non piangono”: boys don’t cry. Gli uomini degli anni ’10, i nostri, forse non sarebbero più d’accordo con i Cure che nel 1980 nascondevano il loro amore disperato “dietro una risata o a una bugia”, perchè le lacrime degli uomini nel 2013 non sono più un tabù. 



Gli eroi cinematografici piangono, Di Caprio in Titanic, De Niro in Taxi Driver, i politici piangono, Bersani alla rielezione di Napolitano, e Napolitano stesso alla sua rielezione, fino ai campioni sportivi come Ronaldo, Balotelli, Beckham, che di fronte a una sconfitta non si imbarazzano all’idea di versare qualche lacrima in campo. Un argomento al centro del recente saggio di Matteo Nucci edito da Einaudi “La lacrime degli eroi” e ripreso sabato 11 maggio da Benedetta Marietti di “D” di Repubblica.



Se negli anni ’40 il Ladies Home Journal ricordava che “le lacrime sono monopolio delle donne”, i poemi omerici le esaltavano  – insieme a sangue e sudore- come simbolo di vita e rinascita. Una funzione catartica diversa da quella del pianto femminile, che nei poemi omerici, e non solo, è sinonimo di tristezza e sfinimento.Secondo l’antropologo Franco La Tecla, le donne sono sempre state autorizzate a versare lacrime e nel tempo hanno imparato anche a gestirle volendolo, mentre gli uomini, da sempre educati a mostrare meno la propria emotività, piangono solo in casi estremi, cosa che rende le loro lacrime credibili al 100%.



Una teoria opinabile ma frutto evidente di secoli di storia in cui uomini e donne sono stati educati dalla più tenerà età a gestire le emozioni in modi diametralmente opposti. Per approfondire il tema, due psicologhe americane, Talia Goldstein e Ella Winner, hanno fatto un test, mostrando ad un pubblico composto sia da uomini che da donne alcune pièce teatrali e film estremamente commoventi, da West Side Story a I monologhi della Vagina.

Il risultato? Le donne piangono anche per empatia, perchè si identificano con i sentimenti altrui, gli uomini solo se si tratta di sentimenti che hanno provato sulla propria pelle. 

E allora, in questo rapporto di diversità uomo-donna, che effetto hanno le lacrime dell’uno sulle altre,e viceversa? Per evidenti motivi l’effetto del pianto maschile sulla donna non è ancora stato studiato, mentre da una ricerca effettuata dall’stituto israeliano Weizmann, in cui agli uomini sono stati fatte annusare delle provette piene di lacrime e veniva misurata contemporaneamente la reattività sessuale tramite risonanza magnetica, è risultato un immediato abbassamento del livello del testosterone. In sostanza, il pianto femminile, sugli uomini, ha un effetto antiafrodisiaco. 

Resta da capire se di fronte alle lacrime maschili le donne provino più tenerezza o fastidio.