Il crollo di un palazzo nella periferia di Dacca, in Bangladesh, ha causato la morte di ben 387 persone, secondo un bilancio provvisorio. Il palazzo ospitava una fabbrica di vestiti e sono partite diverse accuse contro i marchi occidentali che producevano in questo edificio i loro prodotti:  Ether Tex, New Wave Bottoms, New Wave Style, Phantom Apparels e Phantom Tac.



Tremila gli impiegati, tra cui moltissime donne. In particolare la compagnia New Wave secondo quanto riportato dalla ong Campagna Abiti  Puliti, produce vestiti per alcuni brand molto conosciuti anche in Europa, tra cui cui Primark (UK / Irlanda), Bon Marche (UK), Joe Fresh (Loblaws, Canada), El Corte Ingles (Spagna) e la spagnola Mango. Anche la Benetton sarebbe nel gruppo di queste compagnie ma la notizia non è stata ancora confermata. 



Secondo quanto riportato dall’Ansa, “nessuna delle aziende coinvolte nel tragico incidente di Dacca – ha spiegato Luca Biondolillo, di Benetton – è ad oggi un nostro fornitore. Ad una ricerca attenta abbiamo verificato che quantomeno un ordine in passato c’è stato, forse due: si tratta di una fornitura occasionale, one shot, e probabilmente in subfornitura come capita nel settore del tessile. Ma a fine marzo lo avevamo già eliminato dai nostri fornitori regolari per gli audit non convincenti che ci erano arrivati. Bisogna però precisare che questi audit non comprendono mai informazioni sulle strutture degli edifici”.



In una delle foto scattate sul luogo della tragedia di vede chiaramente un capo con l’etichetta Benetton ma l’azienda ammette potrebbe trattarsi esclusivamente di una fornitura occasionale.