Entrerà in vigore l’11 gennaio 2015, una volta approvata dal Consiglio, una nuova norma che promette maggiore protezione a tutte le vittime di stalking in ambito europeo. La maggioranza del parlamento europeo ha infatti approvato questa legge che servirà a tutte quelle persone che usufruiscono di misure di protezione in un paese, l’estensione automatica delle stesse in un altro Stato membro.



La Danimarca per ora è l’unico paese a non rientrare in questo programma, che prevede la creazione di un formulario unico multilingue che darà accesso alla protezione al di fuori dei confini del Paese in cui è stata creata. Il regolamento coprirà le minacce all’integrità fisica e psichica delle persone, incluse alla libertà personale, alla sicurezza e all’integrità sessuale. 



La maggior parte delle vittime di stalking sono donne, e le molestie avvengono a volte da parte di sconosciuti, ma più spesso da ex-fidanzati o ex-mariti, con pesanti conseguenze sulla vita delle vittime, a livello e motivo ed economico, e anche sulla serenità dei figli, quando ce ne sono.

Un esempio del funzionamento di questa norma viene dall’avvocato olandese Cees Nierop, che racconta di una vittima olandese costretta a fuggire dal Belgio: “Attualmente, in questo caso, per ottenere il riconoscimento del divieto di avvicinamento del suo stalker la donna olandese deve presentarsi davanti ad un giudice del Belgio. Con le nuove procedure questo non sarà più necessario, il provvedimento sarà riconosciuto automaticamente, lei potrà tenere lo stalker fuori dalla sua vita e tornare libera.” 



Dal punto di vista del diritto civile, il voto di Strasburgo completerà la direttiva in materia penale sull’Ope, l’Ordine di Protezione Europeo, già approvato nel dicembre del 2011. I due strumenti mirano a completare la protezione che a livello nazionale viene accordata alle vittime di stalking e di violenza di genere.