Nella puntata di giovedì 20 giugno della trasmissione Non aprite quell’armadio, Barbara e Laura corrono in soccorso di Francesca che ha qualche difficoltà a gestire il proprio guardaroba. Francesca è una musicista che ha richiesto un aiuto per riuscire a capire come ottimizzare la disposizione dei capi di abbigliamento presenti nella propria cabina armadio, diventata sempre più straripante con la conseguenza che non risulta semplicissimo trovare i vestiti. Inoltre, il principale problema di Francesca è conserva ogni cosa e quindi nell’armadio c’è tanta roba, molta della quale non usa più. Quindi vorrebbe una consulenza da parte di Barbara e Laura per capire quali capi eventualmente buttare e quali invece tenere. Barbara e Laura arrivano a casa di Francesca. Una casa che nell’arredamento e nella distribuzione degli spazi interni riflette molto il suo essere artista e mentre Laura da un’occhiata in giro per capire meglio quale sia l’indole e lo stile della stessa Francesca, Barbara va avanti con un analisi più diretta. Francesca racconta di come gli piaccia indossare abiti e capi di abbigliamento in generale, che abbiano una linea piuttosto semplice ma arricchiti con qualche tratto o richiamo di grande originalità. Inoltre, ricerca una certa comodità con una certa predilezione vero lo stile orientale e un look che riprende quello che ha caratterizzato la grande attrice hollywoodiana Audrey Hepburn. In ragione del fatto di trovarsi a lavorare in un ambiente prettamente maschile, si è dovuta adattare con diversi abiti che prevedessero i pantaloni. Infine, Francesca rimarca a Barbara come voglia un aiuto per valutare tutto il suo guardaroba alfine di decidere quali siano le cose da tenere e quali invece quelle da eliminare. Barbara le fa notare come il loro motto sia quello di non buttare nulla e come tutto possa avere una seconda stagione e quindi reinventato in maniera differente. Dopo che Laura prende le misure di Francesca, quest’ultima mostra loro alcuni abiti e vestiti che rappresentano il suo stile. Arriva quindi il momento di valutare il guardaroba di Francesca e quindi la disposizione tenuta nella propria cabina armadio. La cosa che colpisce immediatamente sia Barbara che Laura, è al grandezza della cabina armadio. Per quanto riguarda la disposizione regna un po’ di confusione e una certa mancanza di logica nella distribuzione. Un primo rimprovero, Francesca è costretta a subirlo quando Barbara e Laura le fanno presente come i capi assolutamente non vanno conservati all’interno di custodie in plastica. Dall’armadio escono alcune cose molto interessanti che conquistano le due esperte come ad esempio un delizioso kimono comprato in Giappone e una giacca beige che ha comprato in Danimarca e che lei sta trovando diverse difficoltà ad abbinare. Tra l’altro incuriosisce molto il fatto di aver conservato in questo armadio diversi capi che sono appartenuti alla sua nonna e quindi in uno stile in voga negli anni ’30 e ’40 ma che sono molto attuali. In particolare oltre a degli stupendi cappellini di varia forma e consistenza, buoni per ogni situazione ed evenienza, viene preso un tailleur a trama quasi leopardata ma con due colori: grigio e nero. Questo vestito viene definito troppo pesante per essere indossato e quindi si pensa di spezzarlo ed ossia la giacca abbinarla con un pantalone mentre la gonna magari con una magliettina. Inoltre, la giacca ha qualche piccola irregolarità per cui è necessario ottenere una migliore sagomatura e riprenderla in alcuni punti. Nell’armadio viene trovato un cappotto maschile ben conservato che apparteneva al nonno di Francesca e che vuole tenere soprattutto come ricordo aggiungendoci un tocco di originalità con alcuni abitini da bambole applicati nella parte inferiore. Laura vedendo della stoffe, le prende in quanto vuole realizzare una custodia in tessuto appositamente ideata per conservare al meglio il cappotto. Infine, si fanno carico di reinventare un vestito color rosso che lei non usa perché messo infinite volte e che Laura adesso vuole trasformare in una camicia da notte. Prese tutte le cose che necessitano di una rivisitazione, Barbara e Laura lasciano la casa di Francesca e fanno ritorno nel laboratorio dove incominciano a lavorare sugli abiti. 



Barbara passa in merceria per comprare la cerniera lunghissima per realizzare la custodia e poi in un negozio di abbigliamento dove sceglie alcuni capi da abbinare con i due pezzi del tailleur. Il vestito rosso viene rivisto e nello specifico gli vengono tolte le due maniche, il fiore presente all’altezza del petto e che male si sposa con una camicia da notte e quindi vengono inserite delle spalline. Per quanto riguarda la custodia, viene scelta il colore rosso bordeaux in quanto più adatto allo scopo, viene intagliata la stoffa per poi essere opportunamente cucita e nella parte centrale viene applicata la cerniera scelta di colore blu scuro. La giacca del tailleur viene sagomata meglio in base a quelle che sono le misure di Francesca e inoltre le maniche vengono accorciate. La giacca viene abbinata con un pantalone eco pelle, una t-shirt bianca sotto e un foulard sgargiante sopra. Invece, per la gonna viene messa una magliettina di color fucsia che conferisce al look sia un certo fascino che tanta eleganza. Infine, a Francesca viene regalata una borsa che può essere utilizzata sia come una pochette che a tracolla. Una volta tornate a casa di Francesca le fanno provare tutto quello che hanno realizzato per lei, trovando da parte sua grande soddisfazione.

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