Nel ’98 il sexgate più scottante del mondo travolse l’allora presidente degli Stati uniti Bill Clinton, colto in castagna a intrattenere una relazione extraconiugale con la sua stagista 25enne Monica Lewinsky. Un affaire dal quale entrambi uscirono, in fin dei conti, senza evidenti ammaccature: un libro bestseller per lei (e la fama di ragazza facile che la perseguita ancora adesso, dopo 15 anni) e un bello smacco per lui, giunto al suo secondo mandato, un lungo processo giudiziario e tanta satira e parodie, ma la moglie Hillary decise di perdonarlo e pace fu. Ma niente tragedie: in America faccende del genere si prendono più alla leggera. Così alla leggera che una sorta di collezione di cimeli della vicenda sono stati messi all’asta in questi giorni da Kate Nason, ex moglie di Andy Bleiler, all’epoca dello scandalo insegnante di teatro e amante segreto della Lewinsky. Una sottoveste nera, alcune giacche e camicie della stagista della Casa Bianca ma non solo: foto, lettere di auguri firmate da Clinton in prima persona e oggettini con il logo della Casa Bianca che Monica era solita donare a Bleiler. Pezzo forte della collezione è un vestito blu della donna riportante macchie sospette che ha attirato l’attenzione morbosa dei curiosi ma meno quella dei compratori, dal momento che le offerte per i pezzi della curiosa collezione sembrano ancora latitare. L’ex signora Bleiler sperava di riuscire a racimolare una somma tra i 25 e i 50mila dollari, ma confessa di essere stata contattata solo da un paio di compratori disposti a spendere meno di un decimo del prezzo d’asta. Insomma, si chiuda pure un occhio sullo scandalo sessuale, ma portarsi a casa un souvenir dei tradimenti dell’ex Presidente mai. 



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