Ha partorito la sua bimba la donna incinta di nove mesi, che lunedì 3 giugno è stata accoltellata dal suo compagno tunisino. Il fatto è accaduto a  Cividino di Castelli Calepio, un paesino in provincia di Bergamo, intorno alle 10 di mattina.

Una lite nata per motivi di gelosia e che ha visto l’uomo aggredire la compagna, una donna italiana di 42 anni, prima a pugni, poi, quando lei ha cercato di cercare aiuto sul pianerottolo di casa, con un coltello di 20 cm, ferendola alle braccia. La donna ha fatto di tutto per proteggere la pancia dai colpi inferti dal compagno, che poi si è dato alla fuga in bicicletta.



La futura mamma e la bambina non hanno riportato ferite che abbiano destato preoccupazioni, tanto che oggi la piccola Sofia è nata e sta bene. Il nome della neonata è stato scelto dalla madre insieme alle altre due figlie.

Dell’episodio di ieri la donna racconta: «Non voglio più vedere quell’uomo. Lui era geloso, non mi lasciava vivere. E’ stato il giorno peggiore della mia vita». 



Il tunisino dopo poche ore è rientrato a casa per cambiarsi i vestiti sporchi di sangue, e quando ha cercato di lasciare l’abitazione è stato fermato e arrestato dai carabinieri che lo attendevano sulle scale dell’abitazione. 

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