Una buona notizia per tutte le future mamme. Dall’inizio del 2013 il parto con l’epidurale diventa accessibile a tutte, in tutti gli ospedali, poiché questa anestesia che permette di partorire senza i dolori tipici del parto naturale entra a far parte delle voci Lea (livelli di assistenza) e quindi ad essere rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale, il cui elenco si è allungato anche grazie all’aggiunta di 110 malattie rare e di cinque patologie croniche come la celiachia.
Un bel passo avanti se si pensa che fino a pochi mesi fa il parto in epidurale era possibile solo nel 20% delle strutture ospedaliere e che solo il 3,7% delle donne poteva permettersela visto che era disponibile in poche fasce orarie e per un numero ristretto di pazienti, oltre che per motivi economici, visto che il costo di questa anestesia variava da un minimo di 50 a un massimo di 800 euro negli ospedali pubblici, per arrivare ai 2000 nelle strutture private. Con questa novità, finalmente l’Italia si allinea con il resto dell’Europa.
Nonostante l’idea che il momento del parto sia inscindibilmente legato a quella del “dolore”, dalla notte dei tempi in avanti, e che la questione abbia suscitato molte riflessioni in campo medico ed etico, finalmente alle donne è data la possibilità di scegliere e affrontare il parto, se lo desiderano, in modo meno traumatico.