Nella puntata di giovedì 6 giugno della trasmissione Non aprite quell’armadio, Barbara e Laura devono prendersi cura di Valentina, una ragazza di 25 anni che vive a Milano, è una make-up artist, le piace viaggiare molto e la sera fa la dj ,che è il suo secondo lavoro nonché la sua più grande passione.
Nelle ore di lavoro come truccatrice si veste abbastanza informale mentre nelle serate che la vedono in veste di dj le piace vestire in maniera molto originale, sbizzarrendosi parecchio con abiti dai colori audaci. Ha richiesto l’aiuto di Laura a e Barbara in quanto avendo comprato un vestito di paillettes senza provarlo adesso trova grande difficoltà nell’utilizzarlo.
Come consuetudine si parte con l’analisi di Barbara durante la quale quest’ultima chiedendo informazioni direttamente a Valentina sul suo modo di essere, cercherà di tracciare un profilo per capire le migliori soluzioni per lei. Valentina racconta dei suoi due lavori e di come durante il giorno solitamente al lavoro si presenti con un pantalone nero e una maglietta nera, mentre la sera le piace molto apparire con tacchi altissimi o scarpe basse, senza vie di mezzo, utilizzando accessori non propriamente sobri e magari magliette con le paillettes. Poi ammette di essere un po’ troppo spendacciona ed ha richiesto principalmente il loro aiuto in quanto avendo acquistato quest’abito senza prima provarlo in secondo momento si è resa conto di come non le stia assolutamente bene addosso e non vorrebbe buttarlo.
Si passa alla sfilata nella quale Valentina indossa alcuni dei suoi capi preferiti e a quanto sembra riesce a colpire soprattutto in quanto ad originalità e buon gusto sia Laura che Barbara, che infatti sono molto curiose di andare a vedere l’intero guardaroba. Per prima cosa l’armadio si presenta molto spazioso, luminoso e abbastanza ordinato.
Incominciano a tirare fuori i capi che sono bisognosi di un intervento e per prima cosa l’abito di paillettes, che una volta fatto indossare effettivamente presente delle difficoltà o quanto meno dei difetti a cui porre. Per prima cosa Laura fa presente a Valentina di indossarlo invertendo il davanti con il di dietro. Già in questa maniera ci sono degli ottimi evidenti miglioramenti. Poi in secondo luogo ci sono le maniche che proprio non vanno bene, e che verranno tolte realizzando poi dei manicotti.
Altro abito da trasformare che spunta dall’ l’armadio è uno a righe piuttosto serioso con delle maniche particolari, e che necessita di alcune correzioni, e nello specifico gli sarà cambiata la linea rendendola più a tubino e mantenendo però la sua lunghezza. Barbara propone di aggiungere un cinturone nero all’altezza della vita e di indossare in abbinamento un bel paio di anfibi. Le due prendono anche una camicia nera di pizzo che a Valentina non piace poichè le calza male, ed alla quale saranno apportate delle variazioni molto nette, che la porteranno a diventare un top. Inoltre, devono consigliare a Valentina una tintoria in grado di pulire perfettamente gli abiti con la paillettes in quanto non ne ha mai trovato una ed ha nel suo armadio un paio di capi che hanno bisogno di essere puliti a fondo per togliere delle macchie.
Prima di lasciare la casa di Valentina e mettersi al lavoro rimangono estasiate dal baule dove lei tiene tantissime paia di scarpe davvero originali ed interessanti.
Mentre Laura si occupa di sistemare i vestititi all’interno del suo laboratorio, Barbara va alla ricerca di una cintura nera per l’abito di Valentina e poi vorrebbe comprarle una borsa dalle dimensioni importanti avendo notato che è una delle pochissime cose che manca nel suo guardaroba. Dopo aver fatto tutti i lavori preventivati, compreso il lavaggio del capo con paillettes, Laura e Barbara tornano da Valentina per mostrarle il risultato ottenuto.
Le fanno indossare per prima cosa l’abito per cui sono state chiamate che adesso le calza d’incanto. All’abito, girato rispetto a quello che sarebbe dovuto essere il suo verso originale, sono state tagliate le maniche lasciando un po’ di stoffa interna (circa 1,5 cm) affinchè si potesse creare l’orlo. Con la stessa tecnica è stata tolta anche l’eccedenza presente sui fianchi. Con le maniche tolte sono stati creati dei polsini da utilizzare come accessori. Il consiglio che viene dato a quanti vogliono apportare modifiche su abiti con paillettes è quello di utilizzare la macchina per cucire in funzione della morbidezza del tessuto e soprattutto non vanno stirate perché le paillettes possono diventare opache.
Si passa alla camicia di pizzo, che è stata accorciata e alla quale è stata aggiunta una sorta di fascia sotto il seno e che arriva fino all’ombelico, mentre nella parte superiore è stata mantenuta nella sua struttura originale. In pratica nella parte inferiore della camicia è stato realizzato un body mentre le maniche sono state prima staccate e poi riattaccate per renderla più aderenti al corpo. Infine al l’abito a righe sono state tolte la maniche e stretta la linea, in maniera tale che calzi e cada più aderente al corpo somigliando leggermente ad un tubino. Anche questa soluzione sembra essere stata gradita da Valentina.
Ultima cosa, la cintura nera e la borsa grande di colore bianco che Barbara ha comprato per Valentina e che pare essere molto piaciuta. L’ultimo consiglio è quello di arrotolare dei giornali o cosi similari e metterli all’interno delle scarpe per fare in modo che le forme si conservino nel tempo in maniera perfetta.