Ritirata perchè ritenuta “sessista” la nuova pubblicità di una nota marca automobilistica. Una cliente sta provando la vettura e gira per le strade di una città inglese con il venditore seduto accanto.

Quando l’uomo invita la cliente a cliccare il tasto “va va voom” presente sul cruscotto accade una “magia”: la città si trasforma in…Parigi. All’orizzonte si profila una gigantografia della Tour Eiffel. Un carretto di frutta e verdura si ferma sul ciglio della strada, un venditore di baguette appare al finestrino dell’auto, e una coppia si bacia…ma ciò che ha fatto scattare la censura è stata l’apparizione di alcune ballerine che in stile vagamente burlesque improvvisano un balletto intorno alla macchina. 



Dato che lo spot alterna le reazioni di una cliente donna e di un cliente uomo, all’uomo appaiono le ballerine di burlesque in reggiseno e gonnellina, alla donna un gruppo di ragazzi palestrati in jeans e a torso nudo che avanzano facendo sfoggio di muscoli perfetti.

Lo spot è stato accusato dall’autorità di controllo di essere sessista e di focalizzare l’attenzione sui corpi delle ballerine, dandone un’immagine di puri oggetti sessuali.



Il problema è che a chiunque guardi lo spot appare evidente che alle ballerine è riservata la stessa attenzione che ai colleghi maschi: anche loro sono mezzi nudi, e anche a loro sono riservate inquadrature che insistono sui dettagli più sexy dei loro corpi. Tutto si può dire che questo spot non rispecchi nella considerazione di uomini e donne una perfetta par-condicio. 

Non è che la strumentalizzazione del corpo femminile sia diventato uno spauracchio anche là dove la stessa cosa viene fatta senza problemi nei confronti del corpo maschile?   

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