Proprio oggi il Consiglio dei Ministri prenderà in esame il disegno di legge che il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin proporrà in materia di sigarette e fumo in specifici luoghi pubblici.
Il disegno prevede il divieto di fumo in auto (sia in sosta che in movimento) in presenza di minori e donne incinte, e il divieto di fumare per i ragazzi nelle aree dell’istituto, non solo in quelle interne ma anche all’aperto.
La legge inoltre riguarda anche le sigarette elettroniche, con il divieto di vendita ai minori di 18 anni e le confezioni che dovranno rispettare caratteristiche precise, tra cui quella di riportare una scritta che avverta sulla possibilità di sviluppare una dipendenza.
In particolare il divieto di fumo nelle scuole è stato appoggiato con entusiasmo dagli esperti.
Il tabaccologo Giacomo Mangiaracina ha spiegato a Il Messaggero: “Un gran numero di ricerche scientifiche dimostra che i ragazzi che studiano in istituti dove è totalmente bandito il fumo sono meno inclini ad avvicinarsi alle sigarette. I numeri parlano chiaro: se dalle elementari al liceo non si fuma e si ricorda di non fumare, nella testa di molti ragazzi il messaggio passa. L’educazione a scuola funziona, e si riduce di almeno il 12% la possibilità che i ragazzi sviluppino la dipendenza”.
Fino ad ora negli istituti scolastici c’era una certa elasticità nel regolamento riguardo al fumo, e quasi avunque era possibile vedere studenti ma anche professori in giardino per la “pausa sigaretta”.
La nuova legge invece vede il divieto al fumo come un completamento del quadro educativo che spetta alla scuola.
Ancora Il Messaggero ha interpellato Ivana Uras, dirigente del liceo Newton di Roma, che ha così commentato: “Sarà un incentivo in più contro il fumo. La scuola è il luogo educativo per eccellenza ed è giusto partire da qui. Ho esperienza, da studentessa, di compagni del liceo che già fumavano tanto, e ora purtroppo combattono contro il cancro.”