L’Avf, Associazione vittime del femminicidio, ha dato la notizia, tramite comunicato stampa, che una deputata del M5S del Friuli avrebbe devoluto il suo stipendio da parlamentare a favore delle famiglie indigenti vittime di questi gravi crimini.
Il problema è che non esiste una parlamentare del M5s di sesso femminile eletta in Friuli e che l’ufficio stampa del partito smentisca decisamente la notizia: “Nessuna di noi ha mai devoluto il proprio stipendio a questa associazione, di cui non abbiamo nemmeno mai sentito parlare. Stiamo portando avanti progetti contro la violenza sulle donne in linea con la Convenzione di Istanbul e ci sono alcuni di noi che hanno fatto donazioni ad enti benefici.”.
Un’operazione questa, che sembra fatta per farsi pubblicità e spillare soldi. La Avf avrebbe sede a Milano in corso Venezia e a Roma, ma non risulta iscritta a nessun albo, nessun operatore nel campo della violenza familiare ne ha mai sentito parlare e dalla sua pagina di Face book l’associazione ha il logo della trasmissione Rai “Amore criminale”, senza che ci sia un legame col programma. Inoltre sempre dalla pagina Facebook si viene a sapere che un anonimo dottore di Foggia avrebbe devoluto 750mila euro alle vittime del femminicidio e la mail indicata sulla pagina risulta inattiva.
Insomma, tutto fa pensare ad una truffa architettata per spillare denaro e ne sarebbe la prova l’idea di sfruttare il M5s e la sua politica recente di tali agli stipendi dei parlamentari, oltre che l’attenzione mediatica rivolta a casi di cronaca che così spesso hanno avuto per vittime delle donne negli ultimi mesi.