L’allarme arriva dall’America, dove sempre più donne muoiono a causa di un uso sregolato degli antidolorifici oppioidi legalmente prescritti. Un’impennata di decessi di questo tipo è stata registrata dai centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta.Ma di cosa si tratta esattamente? Gli oppioidi sono farmaci con una spiccata funzione antidolorifica, ricavati dall’oppio e di derivazione semisintetica, comunemente conosciuti ad esempio come morfina, codeina, metadone… 



Questo tipo di farmaci agisce a livello del sistema nervoso centrale innalzando la soglia del dolore e riducendo la componente emotiva che accompagna le sindromi dolorose. I pazienti con sindromi dolorose anche croniche sono infatti soggetti a forti livelli di ansia che può sfociare in depressioni. Gli oppioidi abbassano i livelli di ansia e creano la cosiddetta “anestesia emotiva”, ossia un maggior distacco nei confronti della malattia e del mondo esterno. 



Tra il 1999 e il 2010 il numero di donne decedute a causa di dosi eccessive di medicinali a base di oppioidi è salito 5 volte raggiungendo i 6631 morti l’anno. Nello stesso periodo anche il numero di uomini deceduti a causa di questi farmaci è aumentato di 3,6 volte, arrivando a quota 10200 morti l’anno. 

“Bisogna fermare questa epidemia tra le donne e tra gli uomini – ha detto il direttore del Center for Disease Controli (CDC), Tom Frieden – e’ un problema che tocca tutti. I medici devono diventare piu’ cauti nel prescrivere questi farmaci e nell’insegnare ai pazienti come usarli”.



Gli antidolorifici oppioidi sono usati soprattutto nella terapia del dolore nei pazienti malati di tumore ma anche in pazienti non oncologici affetti da patologie osteoarticolari, come artrosi, artrite, lombosciatalgie e neuropatie.