Muhammad Rasyid, capo dell’ufficio istruzione nel quartiere di South Sumatra nel distretto di Prabumulih, ha proposto che le studentesse delle scuole superiori vengano sottoposte a un test di verginità per prevenire la prostituzione e per scoraggiare il sesso prematrimoniale. Ma altri funzionari e attivisti hanno criticato il piano, sostenendo che è discriminatorio e viola i diritti umani. Martedì scorso Widodo, capo del dipartimento dell’istruzione nella provincia di Sumatra, ha detto che avrebbe cercato di convincere Rasyid a non attuare il suo piano: “Ci sono molte altre cose importanti e utili che devono essere curate piuttosto che un test di questo tipo. Gli studenti hanno bisogno di essere cresciuti non giudicati”.
Nella capitale Jakarta, Aris Merdeka Sirait della Commissione nazionale per la protezione dell’infanzia, ha detto che il piano è stato proposto solo per avere popolarità: “La perdita della verginità non è solo a causa delle attività sessuali. Potrebbe essere causato da sport o problemi di salute e molti altri fattori. Ci opponiamo con forza a questa mossa eccessiva“. Prima di comunicare il suo piano, Rasyid ha detto che l’idea avrebbe attirato le critiche, ma ha difeso la proposta come “un modo accurato per proteggere i bambini dalla prostituzione e dal sesso libero”. Per passare, il piano aveva bisogno dell’approvazione da parte del Consiglio distrettuale dei legislatori. Ma il ministro dell’Istruzione, Mohammad Nuh l’ha descritto come una violazione dei principi comuni. Nurul Arifin, legilsatrice del Partito Golkar, ha detto che il piano era immorale e “una discriminazione e una violenza nei confronti delle donne”. Un progetto simile è stato bocciato in un’altra provincia di Sumatra nel 2010. L’Indonesia, il paese musulmano più popoloso del mondo con oltre 240 milioni di abitanti, è una nazione laica, dove la maggior parte della popolazione pratica una moderata e tollerante fede. Tuttavia, alcuni conservatori sono preoccupati che la rapida modernizzazione stia erodendo la morale.