Era stata una storia che aveva fatto il giro del mondo generando orrore in tutti coloro che la leggevano, quella di una bambina di 8 anni dello Yemen morta, secondo quanto riportato, la notte delle sue nozze. Come aveva riportato anche ilsussidiario, Rawan sarebbe stata costretta a sposare un uomo di 40 anni e sarebbe morta la prima notte delle nozze per le violenze subite nel rapporto sessuale. Adesso fonti governative yemenite e vari media riportano invece la smentita, tutta da verificare naturalmente. Rawan, avrebbe raccontato il padre, non era mai stata sposata con nessuno né tantomeno sarebbe morta. Il direttore dell’ufficio criminale yemenita ha infatti comunicato di essersi messo in contatto con la famiglia dopo aver appreso della notizia e avrebbe incontrato sia il padre che Rawan, viva e vegeta. A testimonianza dell’incontro, dice di aver fotografie della bambina. Sostiene la falsità di quanto detto nei giorni scorsi anche un attivista che si batte per la protezione die minori dalle molestie, anche lui yemenita, che spiega che questo tipo di notizie vengono create ad arte per ottenere aiuti e sostegni da parte delle organizzazioni internazionali. Nonostante questa (buona) notizia, il problema delle minorenni date in spose a uomini maturi è purtroppo una realtà di molti paesi arabi. L’Unicef nel 2010 raccolse il caso di una ragazzina di 13 anni morta per lesioni interne dopo solo tre giorni di matrimonio con un uomo di circa sessant’anni. Per l’Onu invece una ragazzina su tre nello Yemen si sposa prima di compiere i 18 anni con uomini più anziani che in cambio si offrono di sostenere finanziariamente la famiglia.