Uno dei più recenti studi sull’anoressia ha rivelto come i geni siano coinvolti nel’insorgere della malattia. Lo studio, con a capo Nicholas Schork de The Scripps Research Institute (TSRI) di La Jolla, California, ha coinvolto 24 centri di ricerca nel mondo e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Molecular Psychiatry. L’anoressia riguarda soprattutto ragazze e donne e coinvolge circa l’1% delle donne. inoltre è la malattia psichiatrica con il più alto tasso di mortalità. Fino ad ora nssuno studio era stato fatto su questa malattia prendendo in considerazione la genetica, e soprattutto la si attribuiva a motivi ambientali, familiari e situazionali, spesso legati al momento critico della pubertà. 



Gli esperti hanno condotto lo studio su un campione di 1200 ragazze malate e 2000 loro coetanee sane, e hanno isolato il gene EPHX2, che fornisce alle cellule il codice per sintetizzare un enzima che regola il metabolismo del colesterolo. Nelle ragazze anoressiche, questo gene è molto spesso “mutato”, ossia difettoso. Gli esperti ritengono di essere sulla strada giusta, poichè si tratta di un gene importante nel regolare il colesterolo, i cui valori nelle anoressiche sono spesso molto alti, nonostante le ragazze digiunino. 



Inoltre il colesterolo è importante per il funzionamento dei neuroni, e alterazioni del suo metabolismo incidono sull’umore. 

Gli esperti ritengono di essere sulla strada giusta perché, il gene in questione, denominato EPHX2, è importante per regolare il colesterolo e, guarda caso, le anoressiche spesso – nonostante digiunino – hanno questo valore alto. In più il colesterolo è fondamentale per il funzionamento dei neuroni e quindi alterazioni del suo metabolismo incidono sull’umore.
Resta da capire in che modo EPHX2 scateni o sostenga il perdurare della malattia scatenata per altre vie.