Fare una scelta non è mai facile, specie se le alternative sono ben dieci. Tanti parrebbero essere infatti i Paesi migliori dell’Italia per una madre. Questo Secondo una recente classifica di ‘Save the children’. La cosa mi ha subito incuriosito al punto che son corsa a leggermi la tabella con la classifica dei Paesi che garantiscono il maggiore benessere alle mamme e ai loro figli. Così, se mai mi dovesse venir voglia di sfornare un altro cucciolo, potrei magari valutare di espatriare in qualche altra terra più gravida di opportunità. Eccole in ordine, a partire dalla migliore.
1. Finlandia. Paese che è 45 posizioni davanti a noi per frequenza di suicidi. Speriamo almeno che non siano tutti frutto di depressione post-partum.
2. Norvegia. Dove le madri possono dare il proprio cognome ai figli. Bisognerà poi vedersela coi padri di famiglia, la cui autorità oggi è già più frastagliata di un fiordo.
3. Svezia. Qui l’opportunità è ghiotta. Una volta trasferitami, se dovessi mai prendere una sbandata per una sventola svedese (il fascino calamitoso delle ragazze nordiche è più che risaputo) potrei tranquillamente sposarmela e addirittura adottare un figlio.
4. Islanda. Ricordarsi di iniziare a parlar presto di certe cose ai ragazzi: l’età del primo rapporto è a 15 anni.
5. Paesi Bassi. Dove, se all’ultimo momento mi venisse un ripensamento per motivi assolutamente personali, potrò abortire senza problemi.
6. Danimarca. Il Paese dove si sponsorizza la procreazione perfino con incentivi economici, tanto è basso il tasso di natalità. Troveremo amichetti con cui giocare?
7. Spagna. Qui per dimenticare la depressione del rientro a casa dalla nursery, basta concedersi un po’ di marijuana in uno dei trendissimi e legali club del centro.
8. Germania. Dove la prostituzione è legale. La disoccupazione giovanile è ovunque così un problema del resto.
9. Australia. Nel Paese con il più alto ammontare di soldi che si spendono nel gioco d’azzardo, scommetto che saprò come impegnare il tempo della maternità anticipata.
10. Belgio. Ricordarsene soprattutto in caso di grave malattia del piccolo: l’eutanasia consente di farla finita anche ai minori.
11. E qui si arriva finalmente all’Italia. Che detiene il record per numero di madri ultraquarantenni. Diciamo che ormai – per raggiunti limiti di età – è il posto che in fondo mi farebbe sentire più a casa di tutti. Vorrà dire che restando qui, se mi troverò al parchetto con altre madri della stessa generazione, potrò disquisire di pannolini, vaccini e crisi di mezz’età; se poi qualche neomamma – insieme all’inarrestabile voglia di dormire – avrà anche quella di sognare di scappar oltralpe inseguendo migliori opportunità, sarò preparatissima a partorir suggerimenti.