Attenzione a prendere un volo soprattutto se si tratta della compagnia China Airlines di Taiwan se vi manca poco al parto. Secondo quanto dichiarato da ministro dei trasporti dell’isola infatti, una donna che ha costretto i piloti a dirottare un volo da Bali a Los Angeles verso l’Alaska perché ha dovuto partorire sarà obbligata a pagare tutte le spese che questo ha comportato. Il motivo, ha spiegato, è scoraggiare altre situazioni del genere. Tra l’altro già adesso alle donne incinte oltre la 32esima settimana è fatto divieto di volare a meno che non abbiano uno speciale certificato medico. La donna che invece ha partorito a trentamila piedi di altezza era alla 36esima settimana e ha mentito sul suo reale stato di gravidanza. Inoltre, secondo quanto riportato, la donna voleva partorire nello spazio aereo americano, chiedendo in continuazione se l’aereo fosse già arrivato sopra l’Alaska. In tal caso il figlio sarebbe risultato di nazionalità americana. Qualunque fosse la sua idea, le sta costando cara: oltre alla possibilità di pagare diversi milioni di dollari di Taiwan di multa, è stata rispedita al suo paese mentre il figlio partorito in volo è rimasto in Alaska in custodia alle autorità americane. Per la cronaca, a far nascere il bimbo sono state le brave hostess della compagnia aerea come si vede in questo video.