Sarebbe eterno e sopravviverebbe alla morte l’amore tra coniugi. Ad analizzare il legame tra persone sposate è uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, come riferisce la Repubblica: “l’influenza di un coniuge sulla propria dolce metà continua a farsi sentire anche dopo la sua morte, con la stessa intensità percepita tra coniugi entrambi viventi”. Un legame che contribuirebbe al benessere del vedovo o della vedova dopo la scomparsa del coniuge. A spiegare il perché è Kyle Bourassa, ricercatrice in psicologia alla University of Arizona e prima autrice del lavoro: “Le persone che ci sono state vicino nel corso della nostra vita continuano a influenzare la nostra qualità della vita anche dopo la loro morte. Abbiamo scoperto che la qualità della vita di un vedovo o di una vedova risente dell’influenza del coniuge deceduto proprio come se questi fosse ancora in vita”. Sull’amore tra coniugi i ricercatori hanno analizzato i dati, provenienti dallo Study of Health, Ageing, and Retirement in Europe, di 546 coppie in cui uno dei partner era morto durante il periodo dello studio e di 2566 coppie in cui entrambi i partner erano viventi. L’équipe della ricercatrice aveva già mostrato l’esistenza di una “sincronia, o interdipendenza, tra la qualità della vita dei partner”: era stato scoperto che la salute fisica e mentale di uno dei due influenza significativamente il benessere dell’altro. E ora pare che questo legame in vita continui anche dopo la morte di uno dei due coniugi



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