E’ Giulia Marelli, in arte blogger di cucina, già buyer nel mondo della moda. E’ nata il 14 settembre 1985 a Milano, è già diventata un personaggio importante, di quelli che fanno tendenza. Con i suoi video per ”DeAbyday” che l’hanno resa popolare via Internet. Il suo sito ”Arnalda Gourmet”, fonte di discussione per gli amanti della cucina. La formazione a Parigi alla famosa scuola di cucina ”Il Cordon Bleu” e poi una carriera sempre più in ascesa. Ricette, viaggi e il sogno un giorno di scrivere un libro che unisca la cucina alla cultura dei paesi, dei luoghi che visita. L’abbiamo incontrata a Milano. Eccola in questa intervista a ilsussidiario.net. 



Che sogni avevi da piccola, sei laureata in economia aziendale alla Bocconi, sei stata una buyer nella moda. Com’era la tua vita prima di diventare una blogger della cucina? 

Da piccola volevo lavorare nel campo della moda, come in effetti è stato dove sono stata per diverso tempo buyer. Poi mi sono stancata, spesso si finiva alle 11 di sera, non era possibile fare una vita sociale. Così ho scelto di lavorare nel mondo della cucina, un’altra mia passione, iscrivendomi al ”Cordon Bleu” a Parigi. 



Perchè proprio questa scuola di cucina ”Il Cordon Bleu” a Parigi, la migliore per questo tuo nuovo mestiere? 

Con la moda ho avuto sempre un legame con Parigi, il Cordon Bleu era il corso di cucina più completo al mondo. Nella Francia è nata l’alta cucina. Da una parte lavorare con la cucina più importante per me andava bene. Dall’altra poteva permettermi di mettere a fuoco la possibilità di lavorare secondo le mie caratteristiche. Diciamo che era proprio l’ideale. 

Francia quindi superiore all’Italia per la cucina? 

Diciamo che sono due cucine differenti, ognuna ha le sue qualità. 



Qual è la migliore cucina del mondo? 

Certo mi piace la cucina italiana, ma bisogna dire che quella cinese e quella giapponese sono veramente tra le cucine migliori al mondo.

E un giudizio  quindi su quella italiana…

 Si sta svegliando, sta venendo sempre più su ultimamente. 

 

Sei diventata blogger di cucina, in cosa consiste precisamente il tuo lavoro? 

 E’ quella di fare video che poi vanno on line con ”DeAbyday” che fa parte della De Agostini. Qui spiego le mie ricette, dall’inizio alla fine, un modo interattivo per far capire proprio attraverso i video i vari piatti, le varie delizie che faccio ogni volta, spiegando ingredienti, segreti, tutto… 

 

Ci puoi parlare del tuo blog ”Arnalda Gourmet”. 

 E’ un blog che faccio per passione, senza guadagnarci niente, qualcosa che mi lascia completamente libera di esprimermi come voglio.

 

Hai scritto per riviste prestigiose come ”Gambero Rosso”, ”DeAbyday”, ”Honest Cooking”, anche questa una cosa di rilievo. 

 Sì anche se la mia attività principale ora è quella di lavorare per ”DeAbyday”
a cui dedico tempo e tanta creatività. 

 

Hai altre attività lavorative? 

 Lavoro nell’azienda agricola famiglia nella vesta di manager. 

 

Perchè il nome Arnalda? 

 Era il mio secondo nome di nascita. A scuola mi prendevano tanto in giro. Giulia è nome diffusissimo come Francesca e Sofia. Allora ho pensato di usare il nome Arnalda, di darle un senso. 

Ci potresti scrivere una tua ricetta del tuo piatto che sai fare meglio? 

 La ricetta sono i fondant al cioccolato (tortini morbidi al cioccolato)

Ingredienti per due tortini:

75g di cioccolato fondente

40g di burro

40g di zucchero fondente

2 uova

1 cucchiaio di farina

Fondere il burro e il cioccolato..

Unire lo zucchero, la farina e le uova.

Dividere in composto in due stampi per tortini imburrati e cuocere 10 minuti 

 

Ci puoi dire due – tre indirizzi a Milano dove gustare piatti, delizie veramente speciali? 

 C’è il ”Poporoya” un piccolo supermercato giapponese dove ci sono anche alcuni tavolini dove mangiare del sushi, del pesce crudo. C’è la pizzeria ”Sorbillo” che è molto famosa a Napoli, che da poco ha aperto a Milano (dietro al Duomo), dove si gusta una pizza eccezionale fatta in tutte le maniere. C’è la ”Gelateria della Musica” dove si può assaggiare un  pistacchio fantastico.

 

Com’è il mondo della cucina visto da una donna, forse è un po’ maschilista, come ti trovi? 

 Diciamo che c’è un po’ di maschilismo ma alla fine sono riuscita ad inserirmi nel modo migliore. I grandi chef fanno sempre una vita molto impegnativa. Nei blog dei chef gli uomini sono l’80%, le blogger però donne sono l’80. 

 

Tra le tue passioni c’è anche la fotografia, ce ne puoi parlare? 

 E’ un altra mia passione che porto avanti come la cucina. E’ normale fotografo le ricette, i posti dove vado attorno al mondo. Utilizzo la tecnica del digitale. 

 

Viaggiare, la cucina, Giulia ormai personaggio, quali altri sogni hai, cosa vorresti fare in futuro ?

 Voglio continuare così, mi piace viaggiare, continuare a lavorare nel mondo della cucina. Magari mi piacerebbe scrivere un libro di ricette a cui abbinare le nazioni dove vado. Parlare dei posti, dei luoghi, la cucina esprime anche una cultura del paese dove si va. Come il Portogallo, dove sono stata recentemente, abbinare alla cucina di quel paese, le bellezze di Lisbona, il fado, il fascino di quella nazione…

 

(Franco Vittadini)