Non è facile raccontare la storia di Camilla, oggi 37 anni, da quattro affetta da cancro al seno metastatico. Significa che questa igienista dentale, protagonista di una vita “apparentemente normale”, dall’età di 33 anni combatte contro un tumore quanto mai aggressivo, presentatosi fin da subito con tanto di metastasi. A raccontare la sua storia è stato Il Corriere della Sera, cui Camilla, ha spiegato come ha scoperto di avere questo male:”C’è una tendenza a credere che sia quasi una “colpa” avere un tumore metastatico all’esordio, perché non hai fatto i controlli e sei arrivata tardi…ma in molti casi non è così. (…) Sono arrivata alla diagnosi perché quella che ho poi scoperto essere una metastasi mi aveva bloccato il nervo motore della lingua. Sono andata da un otorino, molto bravo, che si è insospettito, abbiamo fatto molti controlli e quando ad ottobre 2013 il quadro si è chiarito avevo un cancro al seno molto aggressivo, grande soltanto un centimetro, ma che aveva già dato metastasi alle ossa. A quel punto è iniziato l’iter di cure: sei cicli di chemioterapia pesantissima, con tutti gli effetti collaterali “di rito” , dalla perdita dei capelli alla nausea. Sono stati mesi invalidanti, ho dovuto smettere di lavorare. Sono forte, mi faceva bene essere impegnata, ma era troppo faticoso. Poi ho dovuto seguire la terapia ormonale per 8 mesi: speravamo di bloccare l’avanzata della malattia, ma non ha funzionato. Ora sto di nuovo facendo chemioterapia, cure ormonali, prendo farmaci e faccio controlli. E ho dovuto nuovamente smettere di andare allo studio dentistico, anche perché a luglio ho avuto grossi problemi respiratori e ora vivo con la bombola d’ossigeno“.



IL FLASH MOB E LA RICHIESTA DI “VERITA'”

Insomma una storia di coraggio e di dolore quella di Camilla, che ha deciso di uscire allo scoperto per attirare sul flash-mob che si terrà a Milano il prossimo 13 ottobre, alle 12 in piazza Gae Aulenti, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del carcinoma mammario metastatico. Al Corriere della Sera, Camilla dice: “È il primo del genere in Italia, vorremmo portasse all’istituzione di una giornata nazionale dedicata al cancro al seno metastatico, come già avviene negli Stati Uniti proprio il 13 ottobre. E poi chiediamo risorse per la ricerca anche sul tumore al quarto stadio, umanizzazione e personalizzazione delle cure, forme di welfare specifiche”. Ma la richiesta che più sorprende è quella di “un’informazione corretta, che non sia eccessivamente ottimista come spesso accade quando si parla di cancro al seno. Perché noi siamo cariche di speranza e viviamo ogni giorno cercando di essere fiduciose, ma accade troppo spesso che le pazienti nella nostra situazione non siano preparate, visto che si parla sempre dei successi ottenuti contro questa malattia”.

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