E se la babysitter perfetta fosse scelta in base all’algoritmo di Facebook? A proporlo è la startup americana Predictim che manda in soffitto curriculum vitae e referenze per lasciar spazio ai social network. Questa azienda si propone di valutare le prescelte in base a un rating di rischio, basato sull’affidabilità emersa tramite non solo Facebook ma anche Twitter ed Instagram. L’intelligenza artificiale permette di andare a definire la personalità di una specifica tata scartabellando i vari post sui social. Da questi si evidenziano eventuali fattori di rischio come dipendenza da droghe, possibile aggressività o altre situazioni che la portano ad essere definita come soggetto poco responsabile. Per arrivare a tracciare il profilo perfetto viene utilizzato un software di riconoscimento immagini che viene anche chiamato “computer vision” questo è capace di valutare post sui social ed elaborare il tutto costruendo una sorta di “vita simulata” del soggetto analizzato.
Babysitter perfetta scelta dall’algoritmo di Facebook: i dubbio del Washington Post
Il Washington Post ha sollevato dei dubbi sul metodo con il quale Predictim sonda la babysitter perfetta. L’analisi del media ci porta ad analizzare da vicino alcuni case history che non si possono sottovalutare. Per prima cosa viene spiegato come spesso sia importante la valutazione della mente umana e non dell’intelligenza artificiale per capire il contesto di una data frase o immagine. La questione più rilevante però rimane l’etica, perché difficilmente si può difendere a livello legislativo un’applicazione in grado di sbirciare in maniera approfondita la privacy di una persona. Viene poi specificato come già Facebook, e altri social network, facciano fatica a trovare un algoritmo per giudicare in maniera efficace materiale potenzialmente pericoloso. Va aggiunto poi che ancora peggio potrebbe essere se quel materiale fosse decontestualizzato da una società che per quanto possa essere affidabile non è ai livelli di esperienza di titani come Twitter e via discorrendo. Rimangono molti dubbi ma c’è ovviamente la curiosità di saperne di più.