Il latte d’asina potrebbe essere importante per i neonati prematuri intolleranti in grado di andare a fortificare quello della mamma. Sono ben il 6% in Italia i bambini che nascono prima di quando dovrebbero, circa 30mila l’anno di cui addirittura cinquemila sono sotto il chilo e mezzo di peso. Spesso il latte materno veniva fortificato con il latte vaccino che però soprattutto per le sue proteine era mal tollerato dal fragile intestino di questa particolare categoria di bambini. Questo causava infatti vomito e distensioni addominali molto pericolose nelle condizioni di prematurità. I segni di intolleranza però sono di fatto dimezzati proprio dall’uso di latte d’asina che risulta più leggero e che i più piccoli digeriscono con minore difficoltà. Ci si avvia verso dunque una rivoluzione che potrebbe favorire non poche famiglie visto che se il 6% sembra una cifra insignificante, 30mila nascite l’anno invece fanno capire come ci troviamo di fronte a numeri davvero molto importanti. (agg. di Matteo Fantozzi)
A breve la commercializzazione del Fortilat
Sono sempre di più i neonati intolleranti ed è così che si stanno studiando nuove strade, tra queste quello del latte d’asina. Uno studio condotto dalla Terapia Intensiva neonatale universitaria del Sant’Anna della città della salute di Torino infatti ha portato al Fortilat cioè un nuovo tipo di alimento a base appunto di latte d’asina. Si torna a parlare dunque di neonati dopo la notizia dei primi bambini nati con dna modificato in Cina. Questo dovrebbe essere in grado di fortificare quello materno per nutrire i neonati prematuri che hanno delle intolleranze alimentari. Alla ricerca ha partecipato anche l’Istituto di Scienze delle Produzioni alimentari del Cnr di Torino. A breve il Fortilat sarà messo in commercio anche perché è stato brevettato e quindi pronto a diventare disponibile. Si tratta sicuramente di una svolta importante che accompagnerà i primi mesi di bambini prematuri con delle difficoltà nell’assimilazione del latte materno e alla base dei quali c’è un discorso delicato in fatto di intolleranza.
Neonati intolleranti? Ecco il latte d’asina: lo studio sostenuto dalla Compagnia San Paolo di Torino
Lo studio sul latte d’asina per i neonati prematuri intolleranti è stato sostenuto dalla Compagnia di San Paolo di Torino. Si è lavorato su 156 gravi pretermine ed è stato pubblicato di recente sulla rivista internazionale Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition. Questo è il giornale della Società Europea e di quella Nordamericana di Epatologia, Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica. I ricercatori hanno portato dei risultati davvero molto interessanti. Infatti pare che i segni di intolleranza alimentare abbinati alla necessità di sospensione dell’alimentazione siano dimezzati quando invece di utilizzare il latte vaccino si usa quello di asina come fortificatore del latte umano. Al momento pare non ci sia necessità di ulteriori studi tanto che il Fortilat a breve sarà messo in commercio dopo essere già stato brevettato.