Il Pap test va in pensione e al suo posto prende piede il Test Hpv, questa è di sicuro una novità interessante per il mondo della tecnologia. Traballa infatti una certezza che andava avanti da oltre settant’anni quando fu introdotto lo screening per andare ad avere informazioni in merito al rischio di contrarre un tumore al collo dell’utero. La novità riguarda un test più immediato, meno invasivo e altrettanto affidabile. Il Pap Test va in pensione per così dire, anche se rimarrà un test da attuare quando in caso di positività al test Hpv ci sarà l’obbligo di andare ad approfondire le cose. Di certo il mondo della medicina sta cambiando davvero molto con diversi specialisti pronti a diventare protagonisti all’interno dello studio di nuove vie legate al mondo appunto della ginecologia. (agg. di Matteo Fantozzi)



ENTRO IL 2020 CAMBIA TUTTO

In sei regioni del Centro Nord il nuovo Test Hpv ha già sostituito il Pap test come primo screening per individuare il virus del Papilloma Virus Humano, principale responsabile del tumore al collo dell’utero. Tale novità andrà poi a coinvolgere anche le altre regioni, fino a diventare effettiva in tutta Italia entro il 2020. Ciò non porterà definitivamente in pensione il Pap Test, come precisato da Basilio Passamonti, presidente del Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma (Gisci): “I due test integrati rappresentano il massimo di garanzia possibile per la prevenzione: l’HPV-Test, che è più sensibile, individua le donne con infezione in corso (che può anche risolversi da sola), mentre il Pap test, che è più specifico, va fatto in uno step successivo per individuare l’eventuale lesione dovuta alla modificazione cellulare causata dal virus”. L’importanza di questa novità nella lotta contro il tumore al collo dell’utero è stata recentemente confermata anche dalla rivista scientifica Journal of American Medical Association (JAMA). [agg. di Dorigo Annalisa]



IL NUOVO TEST HPV

Presto il Pap Test sarà un lontano ricordo nel mondo della ginecologia con il mondo femminile che vedrà protagonista l’arrivo del Test Hpv. Questa novità sarà presto attuata in tutta Italia con uno stravolgimento nello screening del Papilloma Virus Humano considerato tra i fattori più importanti per la comparsa del tumore al collo dell’utero. In sei regioni nel centro-nord il Test Hpv è già una realtà, ma entro due anni questo dovrà espandersi in tutto il mondo sostituendo all’atto pratico il Pap Test che rimarrà consigliato solo in seconda battuta per andare ad approfondire quei casi che sembrano essere positivi. Tra i maggiori benefici di questo passaggio c’è l’essere decisamente meno invasivo del nuovo test rispetto a quello utilizzato fino a questo momento. Il Sistema Sanitario Nazionale dimostra con questa ulteriore evoluzione la volontà di essere sempre e comunque dalla parte del paziente.



PARLA MARCO ZAPPA, PRESIDENTE ONS

Marco Zappa, Presidente dell’Ons, ha parlato in merito al passaggio dal Pap Test al Test Hpv. Ecco le sue parole riportate dall’Huffington Post: “Sono a buon punto Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Hanno appena iniziato il loro percorso Calabria e Sicilia, mentre non sono partite Marche, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Sardegna. Entro il 2020 l’Italia dovrebbe essere a pieno regime. Siamo tra i paesi più avanti al mondo e tra quelli europei al nostro livello c’è solo l’Olanda“. Viene ribadito poi come il Pap Test non sarà abbandonato del tutto, ma passerà in secondo piano, diventando realtà solo in quei casi in cui l’allarme rischierà giustificato dai risultati appunto del nuovo Test Hpv.