Sembra quasi fatto di proposito, in realtà è solo una coincidenza. C’era infatti un’altra nonna Emma ad aver battuto ogni record di longevità. La donna di Pallanza venne a mancare nell’aprile del 2017 quando di anni ne aveva ben 117. Donna dal grande carattere diceva sempre l’elisir di lunga vita era dovuto alla sua alimentazione fatta di uova, carne e un po’ di vino. Una donna semplice che nel suo paese era diventata una vera e propria icona per la sua grande voglia di dispensare sempre e comunque grandi consigli. Grazie all’esperienza era riuscita a superare anche grandissimi problemi, dimostrandosi sempre umile e con grande voglia di fare. Sono donne queste di un’altra generazione e ancorate a valori sicuramente diversi da quelli attuali, con maggiore cuore rispetto a una generazione che catturata dai social network si trova sempre più dedita all’isolamento rispetto alla condivisione che era senza dubbio la grande costante degli anni in cui le due nonne Emma erano giovani. (agg. di Matteo Fantozzi)



UN CARATTERE DA LEONE

Si chiama Emma, ma tutti la chiamano “Nonna Emma“. È una signora di 105 anni di Montichiari in provincia di Brescia e in dieci giorni ha debellato una polmonite in grado di mettere tante persone a terra. Una donna con un cuore gigante che ha dimostrato ancora una volta di essere forte e attaccata alla sua vita. La polmonite è famosa per aver colpita la zona e aver fatto anche qualche morto, stupisce quindi il fatto che la donna sia riuscita a reagire a un’infezione batterica così aggressiva. A raccontare la storia è BresciaOggi che racconta appunto la storia di Emma Belandi. Viene spiegato poi come la donna avesse dovuto affrontare in precedenza anche altri problemi di salute come l’influenza spagnola e la pandemica colerica che aveva superato con grandissima personalità e carattere. In ogni caso determinante è stata anche la voglia di vivere della donna che ha ripetuto più volte: “Io non mi arrendo mai”.



LA DECANA CON UNA GRANDE VOGLIA DI VIVERE

Nonna Emma ha vissuto una storia difficile da raccontare, dimostrando di avere grandissima voglia di vivere. Su BresciaOggi possiamo leggere anche le sue parole: “Il desiderio di ritornare a casa è stata una grande spinta durante il tempo trascorsa in corsia. In tutta la mia lunga esistenza non mi sono mai arresa a nessun problema o avversità”. I parenti hanno dimostrato di avere grandissima stima per questa donna che è il vero perno della loro famiglia. Il batterio killer aveva messo ko persone molto più giovani di lei, ma nonna Emma ha dimostrato di essere un vero leone e con una personalità al di fuori dal comune. Una storia che sicuramente i medici dovranno studiare per capire anche come regolarsi nella cura di persone molto più giovani.

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