Nature ha inserito al sesto posto su undici Silvia Marchesan tra gli scienziati emergenti al mondo. La donna è una 39enne originaria di Codroipo ed è professoressa ordinaria di Chimica organica al dipartimento di Chimica farmaceutica di Trieste. Ha fatto il suo dottorato a Edimburgo per poi studiare anche in Finlandia, a Londra e in Australia. Nel 2017 ha inoltre vinto la medaglia Vittorio Erspamer. Ha parlato poi a Repubblica, svelando: “Vorrei che questo riconoscimento fosse per tutte le donne che fanno ricerca anche quelle che ora sono in un momento difficile. Tenete duro, siamo sulla strada di un importante cambiamento. Speriamo che l’Italia capisca presto l’importanza di parificare gli stipendi degli scienziati, di aiutare le donne che fanno scienza e hanno una famiglia”. Parole importanti che invitano dunque l’Italia a fare un passo in avanti in questo campo.



TRA GLI ITALIANI ANCHE GIORGIO VACCHIANO

Tra gli scienziati scelti come i migliori emergenti nel mondo c’è anche un altro italiano oltre a Silvia Marchesan e cioè Giorgio Vacchiano. Quest’ultimo è un ricercatore torinese di 38 anni della facoltà di Scienza Forestali all’Università Statale di Milano. L’attenzione nelle ultime ore è finita però soprattutto sulla donna che ha confessato le difficoltà di queste nello svolgere il ruolo da scienziati. Spiega a Repubblica: “È molto difficile essere mamma e scienziata, non posso nasconderlo. Ho un figlio comprensivo però. A quattro anni ha già capito che la mamma deve stare spesso al computer e andare all’estero ai congressi o andare a tanti appuntamenti. Io volevo che mio figlio crescesse qui, anche per questo sono tornata”.

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