Da attrice a donna e mamma, Keira Knightley si racconta e lo fa senza nascondersi dietro un dito né di quello che è successo, o le è stato detto in passato, e né di quello che è adesso. E’ un fiume in piena l’attrice che passa dalle accuse a Kate Middleton, rea di voler nascondere i dolori e i cambiamenti della gravidanza e del parto, a quelle a Weinstein, etichettato come un bullo ma con la forza di aver sostenuto il cinema indipendente. E poi? L’attrice ha avuto modo anche di parlare del produttore in merito al movimento #MeToo con il quale le donne hanno trovato il coraggio o hanno avuto la forza di denunciare anni di soprusi e maltrattamenti, di disparità psicologica, di posizione e di pagamento, in vista di un cambiamento e di una nuova emancipazione. La Knightley appoggia il movimento ma è giunta alla conclusione alla quale sono arrivate altre donne prima di lei ovvero che adesso gli “uomini hanno paura, sono stati maltrattati dal movimento”. L’attrice non fa nomi e cognomi ma, prossimamente, potrebbero venire a galla anche quelli. (Hedda Hopper)
L’ATTRICE E’ IN UN FIUME IN PIENA
Il Regno Unito non lo è poi così tanto dopo le dichiarazioni di Keira Knightley contro Kate Middleton. L’attrice, schierata nella sua battaglia per #MeToo, ritiene che la duchessa di Cambridge sia più dannosa di Harvey Weinstein per la causa delle donne. Una bordata fortissima quella di Keira Knightley, visto che il famoso produttore cinematografico è accusato di molestie e violenze sessuali. Ne parla LiberiTutti, inserto del Corriere della Sera in edicola domani. Recentemente l’attrice si era rivolta a Kate Middleton in un saggio criticandola per il modo in cui era apparsa perfettamente truccata e sorridente fuori dall’ospedale a poche ore dal parto. «Sette ore dopo aver lottato tra la vita e la morte, sette ore dopo che il tuo corpo si apre completamente e una vita urlante e sanguinante fuoriesce. Non mostrarlo. Non dire niente. Stai lì in piedi con la tua bambina e fatti scattare da una schiera di fotografi maschi», aveva scritto l’attrice londinese nella raccolta “Feminists Don’t Wear Pink (and Other Lies)”.
DONNE E MATERNITÀ, KEIRA KNIGHTLEY CONTRO KATE MIDDLETON
Il messaggio di Keira Knightley è chiaro: in quanto donne, non bisogna sentirsi costrette ad apparire felici e in forma poco dopo un evento così intenso come il parto e destinato a cambiare per sempre le vite. Bisogna prendersi il proprio tempo, i propri spazi, e rivedere le proprie priorità, anche se non è sempre quello che gli altri si aspettano. Ed è in questo che probabilmente Keira Knightley ritiene la moglie del principe William “peggiore” di Harvey Weinstein, perché in quanto punto di riferimento per molte donne esprime un messaggio che l’attrice considera fuorviante per loro. Il concetto è semplice per Keira Knightley: mostrarsi fragili non è una vergogna. L’attrice sostiene che è arrivato il momento di cambiare, ma che non devono farlo solo gli uomini nel loro relazionarsi con l’altro sesso: «La versione di Kate è ciò che il mondo vuole vedere, ma non è reale». La realtà invece è molto diversa. E secondo Keira Knightley, le donne dovrebbero essere più aperte e non alimentare «una visione falsata» a discapito di tutte le altre.