Ha tre figli affetti da autismo, ma per lei sono solo speciali. Monia Gabaldo è una mamma a dir poco coraggiosa, perché nella sua quotidianità fatta di sacrifici, crisi e piccoli progressi c’è spazio anche per un canale YouTube che ha un obiettivo importante. Si chiama “Autismo ad alto funzionamento” e le serve per lanciare un appello al mondo: «Non abbiate paura dei miei figli». La mamma coraggio e il marito Gabriele con quei video mostrano a tutti cosa vuol dire misurarsi ogni giorno con questa malattia neuropsichiatrica. Di autismo infatti si parla molto, ma non si sa altrettanto. «L’essere umano distrugge ciò che non conosce, perché ha paura. Se uno non conosce l’autismo, lo evita», spiega nell’intervista rilasciata a Repubblica. L’unico modo per far accettare una condizione è farla conoscere, e questa è la “missione” di Monia. Dopo la creazione di questo canale YouTube, c’è stato qualche riscontro. «C’è un sacco di gente che ci scrive. Sono persone che stanno combattendo la stessa nostra battaglia». La guerra purtroppo non si può vincere, ma è fatta di tante piccole battaglie che possono essere sconfitte.



“HO TRE FIGLI AUTISTICI E LI MOSTRO AL MONDO”

«Così mostriamo al mondo i nostri bambini speciali». Monia Gabaldo parla con entusiasmo del suo progetto. Ma dietro questo entusiasmo c’è il coraggio di una mamma chiamata ad un impegno costante per occuparsi dei suoi tre figli autistici. Lei è medico genetista, il marito è direttore di banca: prima di diventare genitori non sapevano quale sarebbe stato il loro destino. Ma quando lo hanno scoperto lo hanno affrontato. Dopo aver scoperto che il primogenito era autistico, ha avuto la conferma che i due gemellini nati dopo avevano la stessa patologia. Quindi, come raccontato a Repubblica, si sono sottoposti anche loro ad esami approfonditi: «Gli specialisti hanno rilevato un lieve disturbo dello spettro autistico per entrambi, di cui non sapevamo nulla. Ci hanno detto che tanti, come noi, non lo sanno e scambiano alcuni sintomi con semplici fobie come quella per i luoghi aperti e per i rumori forti». Un fulmine a ciel sereno che spingerebbe chiunque a rinchiudersi in casa per la disperazione, invece Monia apre le porte di casa sua per raccontare la sua realtà. Una realtà fatta di sacrifici anche economici, perché servono 800 euro al mese a figlio per le terapie a cui si aggiungono le spese per la psicoterapia. Ma Monia ha un solo obiettivo ed è questo a spingerla a combattere ogni giorno: «Darei ai miei figli gli strumenti necessari per realizzare i loro sogni».

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