Nel dibattito politico americano sono entrati 41,7 milioni di lavoratori che guadagnano in media 12 dollari all’ora. Tra questi c’è Stephanie Land, definita l’eroina dei sottopagati, perché con un lavoro da nove dollari all’ora ha mantenuto sua figlia. Questa è dunque la storia di una mamma single con il sogno di studiare che poi diventa scrittrice. Per sei anni ha pulito e lustrato le case di altri, continuando a coltivare il sogno di studiare e diventare un giorno una scrittrice. Eppure Stephanie non è nata povera: è nata in una famiglia della middle class. I guai sono arrivati con la maturità per la deriva violenta del padre e una relazione con un uomo manesco, mentre è incinta. Si ritrova a 28 anni sola e con una bambina, senza né reddito né casa. Chiede aiuto alle organizzazioni pubbliche di assistenza sociale, poi viene ammessa in un rifugio per homeless. Così ottiene un letto e un cassettone che fa da culla per la figlia. A quel punto si mette a cercare lavoro e trova un impiego in un’impresa di pulizie. Nessun permesso: né per malattie né giorni di ferie, e un salario stracciato. Fatica a mantenersi, ma riprende a studiare e ottiene una borsa di studio dall’Università del Montana.
STEPHANIE LAND, MAMMA SINGLE CON IL SOGNO DI STUDIARE
Stephanie Land si trasferisce e si iscrive al corso di Inglese e scrittura creativa. La mamma single di giorno studia, di sera lavora. A 36 anni si laurea. Si propone come collaboratrice a giornali e case editrici, poi decide di raccontare la sua storia in un post pubblicato dal sito Vox. Tra i lettori c’è un agente letterario che le offre un contratto per scrivere un libro sulla sua storia. Si intitola “Maid, hard work, Low Pay and a Mother’s Will to survive” (“Cameriera, duro lavoro, basso salario e la volontà di una madre di sopravvivere”). Il libro è uscito nel gennaio scorso e ha ottenuto un grande successo: è al terzo posto nella lista settimanale dei best seller redatta dal New York Times, dopo “Educated” di Tara Westover e “Becoming” di Michelle Obama. Ora Stephanie Land gira tutto il Paese per presentare il suo libro. Ha uno staff che si occupa della sua agenda, un’addetta stampa. E forse un futuro in politica. Ha avuto un’altra bambina e si è comprata una macchina, una Subaru del 2006. Deve ancora rimborsare 50mila dollari di prestito studentesco e ha uno scoperto di 20mila dollari accumulati con la carta di credito. Ma ha realizzato il suo sogno.