L’occidente vuole trattare con i talebani che hanno conquistato l’Afghanistan, ma Vittorio Sgarbi ha le idee chiare in merito all’impossibilità che ciò avvenga. Il critico d’arte, attraverso una nota, ha punzecchiato Giuseppe Conte, leader del M5S, il quale aveva promosso l’idea di un “dialogo distensivo” tra le due parti. “Donne col velo anche a Sutri allora”, ha ironizzato.



Una ordinanza fittizia in cui il sindaco della cittadina in provincia di Viterbo lancia una frecciatina alle forze politiche che vorrebbero “accettare” il nuovo Emirato islamico. I valori di libertà e uguaglianza che esistono in occidente, tuttavia, sembrerebbero tutto fuorché compatibili con i principi della Sharia, la legge islamica a cui si ispirano i talebani, soprattutto in termini di diritti delle donne. La situazione relativa alla posizione femminile nel Paese dell’Asia meridionale, infatti, è molto combattuta.



“Donne col velo anche a Sutri”: la provocazione di Sgarbi

Accolgo l’idea del dialogo “distensivo” con i talebani suggerito da Giuseppe Conte. E in nome dei valori cristiani, da domani, a partire dalle 18, su disposizione del sindaco, cioè mia, le donne di Sutri dovranno circolare con il velo secondo il costume della tradizione cristiana”. Così Vittorio Sgarbi, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, ha teso una frecciata al nuovo leader del M5S, il quale recentemente si era espresso sulle condizioni in cui versa l’Afghanistan.

L’ex Presidente del Consiglio, tuttavia, non è l’unico destinatario del messaggio. L’obiettivo del sindaco di Sutri, infatti, è di mettere alla luce il problema di fronte alla politica e ai media. Il nuovo regime talebano non soltanto modifica usi e costumi, ma limita nel profondo la libertà della popolazione, in particolare delle donne. “Non sarebbe infatti lecito dimostrare minor fede nel nostro Dio che in Allah. I mariti delle donne di Sutri sono pregati di fare osservare queste misure”, ironizza ancora Vittorio Sgarbi, definendosi «mullah» (cultore della religione musulmana, ndr). “Il sindaco ha informato il Presidente Draghi e il ministro Speranza, che avevano già provveduto attraverso le mascherine a diffondere l’uso del burka. Il velo ne è una naturale conseguenza”. Infine, un avvertimento agli eventuali oppositori: “Potrei applicare la legge della Sharia”.