Il Coronavirus crea probabilmente dubbi e paure alle donne incinte, che vivono un momento così speciale della propria vita con una preoccupazione in più rispetto a quelle che una gravidanza porta già di per sé. Il New York Times ha chiesto a donne che hanno già partorito in questa pandemia di Coronavirus alcuni consigli che possono essere utili alle donne incinte.



Emily, 37 anni del Maryland, ha scelto di partorire in casa e afferma che molte donne incinte le stanno chiedendo consigli su questa possibilità. Il suo travaglio è durato in totale ben due giorni e 17 ore: non è stato di certo un parto semplice dunque, ma Emily dichiara che non cambierebbe la sua scelta ed è stata ben contenta di non esporsi ai rischi di un contagio da Coronavirus che in ospedale sarebbero stati senza dubbio più alti, inoltre avrebbe potuto avere con sé una sola persona.



Emily è anche una madre single, di conseguenza ora sta valutando la possibilità di ricorrere più a lungo del previsto al telelavoro per non doverlo portare troppo presto a un asilo nido. Il suo consiglio è di affidarsi al proprio giudizio, perché nessuno meglio della madre può prendere la decisione migliore, evitando anche possibili rimpianti nelle già delicate settimane post-partum.

DONNE INCINTE E CORONAVIRUS: RACCONTI E CONSIGLI

Carly, 35 anni dalla Virginia, ha invece partorito in ospedale. Le sue difficoltà sono legate a quanto successo al rientro a casa: lei è sposata e ha già un’altra figlia, ma ha vissuto settimane di quarantena nelle quali non ha potuto avere supporto da altre persone, di conseguenza il marito si prendeva cura della prima figlia mentre lei è rimasta sostanzialmente da sola con il neonato. Il suo consiglio è comunque di essere grate per quello che stanno vivendo, anche se lei per prima troppo spesso non ci riesce: “Chi ha un figlio in questi mesi, sta scrivendo la storia”, questo è il messaggio di speranza che vuole lanciare alle donne incinte ora.



Dal punto di vista pratico, consiglia di iscriversi a una rete di supporto virtuale per poter avere comunque aiuto in caso di necessità. Anche Danielle, 33 anni del New Jersey, ha avuto in ospedale la sua seconda figlia. Ricorda l’ansia dovuta ai tanti cambiamenti che ha dovuto affrontare rispetto a quelli che erano i suoi progetti.

La figlia maggiore non ha potuto essere presente; le hanno suggerito un parto cesareo in modo da pianificare la presenza dei medici; ha dovuto partorire con mascherina ed equipaggiamento chirurgico, senza poter toccare o baciare la sua piccola fino alla dimissione. Ringrazia per il fatto di avere un marito amorevole al suo fianco e il consiglio alle donne incinte in tempi di Coronavirus è quello di concentrarsi solo sul bambino e fare il meglio che si può in questa sorta di tempi “post-apocalittici”, senza troppi pensieri.

DONNE INCINTE E CORONAVIRUS: I SUGGERIMENTI DELLE NEO-MAMME

Lindsey, 33 anni di New Orleans, ha avuto in ospedale il proprio primo figlio. Si è trattato di un parto indotto, con una sola persona al suo fianco. Non era quello che avrebbe desiderato ma “in momenti come questi, fai quello che devi fare”. Ora la cosa più difficile è l’impossibilità di vedere persone, nonni compresi: Lindsey e il compagno si devono arrangiare da soli e questo crea ansia. Tutto è surreale, compresa la prima vista della pediatra in videoconferenza, ma proprio per questo è inutile pensare alla “normalità”.

Anche lei dunque consiglia alle donne incinte durante Coronavirus di concentrarsi solo su sé stesse e sul bambino: “è davvero tutto ciò che conta”. Emily, 33 anni dell’Illinois, ha avuto in ospedale la sua seconda figlia. Racconta delle infermiere con le protezioni, tanto che non saprebbe riconoscerle se le vedesse al supermercato; solo il marito ha potuto stare con lei ma il fatto di essere stati subito controllati, escludendo il Coronavirus, le ha dato sicurezza.

Tornati a casa, anche lei non ha potuto far vedere la neonata ai nonni. Pesa dunque l’assenza di aiuti, marito a parte, e il doversi isolare dalla figlia maggiore, ma “queste settimane sono sempre difficili, qualunque cosa accada”. Il consiglio è: date amore ai vostri figli, il neonato e quelolo più grande. “Sanno che li amo, ed è questo che conta di più”.