Filippo Magnini, dopo la sentenza sul doping, si scaglia contro l‘ex fidanzata Federica Pellegrini, rea di non averlo difeso dalle accuse. “Mi fa strano che Federica non abbia mai pronunciato una parola a mia difesa, eppure non c’è mai stato nulla di oscuro. Il procuratore antidoping, da quanto risulta agli atti, non l’ha mai sentita, ma non posso sapere se abbia ottenuto da lei informazioni in altro modo (l’ipotesi peraltro è assai improbabile, ndr)”, ha confessato il campione puntando poi il dito anche contro il Coni – “Almeno una frasetta di sostegno, come fatto per colpevoli acclarati, me la sarei aspettata”. Parole durissime quelle utilizzate da Magnini a cui, per il momento, la Pellegrini non ha ancora replicato. Lo farà nelle prossime ore? Per l‘ex campione di nuoto, comunque, si tratta di un momento davvero difficile (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
“STO MORENDO DENTRO”
Filippo Magnini ha incontrato nella giornata di ieri alcuni giornalisti per raccontare la sua verità in merito alla vicenda di doping che lo vede coinvolto e che lo ha portato ad una squalifica di 4 anni, come da sentenza emessa appello dal tribunale nazionale antidoping a novembre dell’anno scorso, e confermata pochi giorni fa. L’ormai ex nuotatore, da tempo compagno della splendida Giorgia Palmas, ha pubblicato su Instagram il proprio discorso in versione integrale, con annesso la didascalia: «Ho fatto una tavola rotonda con alcuni giornalisti per raccontare finalmente con la mia voce tutto quello che è accaduto in questi ultimi 2 anni, l incubo che ho vissuto e come si è arrivati alla mia condanna. Mi spiace che ancora una volta si dà più spazio a sfumature di Gossip piuttosto che ai fatti reali che ho minuziosamente descritto e che sono ben più gravi e importanti». Il campione di nuoto parla degli ultimi 24 mesi come degli anni più brutti e duri della sua vita, periodo durante il quale ha dovuto combattere «contro l’incompetenza delle persone che indagano sugli sportivi e che non sanno niente di sport professionistico».
DOPING, PARLA FILIPPO MAGNINI
Magnini ha quindi mostrato ai giornalisti una serie di farmaci leciti e legali, tutti caratterizzati però dalla parola plus: «Quella che ai loro occhi – commenta l’atleta – sta a indicare doping». Il 37enne di Pesaro tira in ballo anche l’ex fidanzata, Federica Pallegrini, domandandosi come mai non è stata mai sentita dagli inquirenti: «Come mai un procuratore che dovrebbe cercare di avere una posizione più chiara su tutta la vicenda non senta la persona che in quegli anni in quel momento era la mia compagna, con la quale convivevo – la domanda lecita del nuotatore – avevamo un rapporto professionale con la stessa squadra, anche lei era seguita dal dottore Porcellini. Sono sicuro che la sua verità avrebbe confermato il fatto che il dottor Porcellini non ha mai proposto o dato integratori illeciti agli atleti». Magnini ne ha anche per il presidente del Coni Malagò, ricordando come in altre occasioni “una frasetta è stata detta”, mentre un plauso va ai colleghi nuotatori e alla federazione, «che subito si sono schierati dalla mia parte anche pubblicamente». Magnini ha concluso il suo intervento spiegando di meditare un eventuale ricorso al Tas, che però comporterebbe un ingente sforzo economico. «Muoio dentro nel pensare che il mio onore sportivo potrebbe rimanere per qualcuno macchiato».