COME STA LA CHIESA DOPO LA GMG DI LISBONA
«La Gmg è stata gioia, convinzione e profezia»: lo ha detto al termine della GMG 2023 il Patriarca di Lisbona, card. Manuel Clemente, raggiunto dalla stampa vaticana. L’immagine di una Chiesa Cattolica che è ben conscia delle proprie “crisi” e scandali ma al contempo che rilancia la viva presenza di oltre 1 milione e mezzo di giovani desiderosi di capire la propria vocazione nel mondo di oggi alla luce della testimonianza di fede cristiana.
Oggi su “Le Figaro” viene tratto un bilancio – al netto degli scandali che permangono nella Chiesa – comunque positivo: «non è un’auto-persuasione: i giovani cattolici, così come i leader della Chiesa presenti a Lisbona – 800 vescovi di tutto il mondo, un quarto dei vescovi attivi – hanno potuto rendersi conto che la Chiesa cattolica sta certamente attraversando una crisi profonda, quella degli scandali sessuali, ma che è tutt’altro che in panne». Secondo il celebre quotidiano francese, il raduno mondiale dal 2 al 6 agosto con Papa Francesco ha messo in evidenza un numero impressionante di “servitori” al cospetto della Chiesa di Dio: più di tani discorsi etici, morali e teologici, la realtà ordinaria della Chiesa è molto vicina a quanto visto nelle strade della capitale portoghese. «Sacerdoti che hanno donato la loro vita a Dio per gli altri, nel servizio, con i piedi ben saldi a terra. Giovani del loro tempo, tecnologicamente connessi ma con un grande bisogno spirituale di fronte al vuoto esistenziale», osserva “Le Figaro”.
IL SUCCESSO DI PAPA FRANCESCO E LE PROSSIME SFIDE, DALLA GUERRA AL SINODO…
«Dallo scandalo di Boston la Chiesa ha preso coscienza che non si poteva andare per cammini aleatori, ma che si doveva prendere il toro per le corna. Due anni e mezzo fa c’è stata la riunione dei presidenti delle Conferenze Episcopali, dove sono state fornite anche delle statistiche ufficiali sugli abusi. Ed è grave, la situazione è molto grave. Nella Chiesa c’è una frase che stiamo usando continuamente: tolleranza zero, tolleranza zero»: lo ha detto Papa Francesco nella consueta conferenza stampa di ritorno in aereo dal Portogallo, confermando la piaga degli abusi che dilaga tanto nella Chiesa quanto nella società. Ma la GMG ha dimostrato che la Chiesa è “molto di più”, un segno di presenza nel mondo che ha ancora qualcosa da dire (e non solo ai giovani).
«La GMG di Lisbona, pur con le inevitabili carenze logistiche insite in ogni edizione, è stata un successo clamoroso. Un successo arrivato in un momento in cui la Chiesa, ancora immersa nella sua crisi interna, dubitava seriamente di se stessa», è il bilancio tratto dal principale quotidiano francese che non nega le difficoltà anche di salute viste in Papa Francesco in questi giorni massacranti per l’agenda fitta di impegni ed eventi. La “risposta” è giunta ancora dal Pontefice nella conferenza sul volo di ritorno: «La mia salute va bene. I punti me li hanno tolti, faccio una vita normale. La vista. In quella parrocchia ho tagliato il discorso perché c’era una luce davanti e non potevo leggere, mi veniva la luce e per questo ho tagliato. Alcuni, tramite Matteo, hanno domandato perché io ho accorciato le omelie che voi avete. Io quando parlo, non le omelie accademiche, ma questo cerco di farlo il più chiaro. Ma sempre quando parlo cerco la comunicazione. Voi avete visto che anche nell’omelia accademica qualche scherzo, qualche risata la faccio per controllare la comunicazione». Serve un Papa il più possibile in forze per i prossimi durissimi mesi tra Sinodo della Chiesa e missione di pace del Vaticano per la guerra in Ucraina: il Papa ha rinnovato l’impegno della Chiesa di Cristo, durante la Giornata Mondiale della Gioventù, per portare al mondo un vero messaggio di pace. Serve una «offensiva di pace», secondo Papa Bergoglio, e occorre che ciascuno riconosca nella propria vita quotidiana la convenienza umana e morale di una vita “in pace”.