Licenziamenti di massa e derisione nei confronti di un ex dipendente disabile sono solo alcuni dei fatti oggetto di critica nei confronti del nuovo proprietario di Twitter Elon Musk, patron anche della casa automobilistica Tesla. A venire alla ribalta sono però anche altre serie conseguenze che sul noto social si stanno riscontrando a causa della sostituzione del personale con le intelligenze artificiali.



Twitter sembra infatti ormai una scheggia impazzita. Dominano odio, molestie e account misogini e offensivi. Le testimonianze arrivano dagli utenti e dagli ex dipendenti, così come hanno rivelato già nelle scorse settimane alla BBC. E ora la situazione si starebbe aggravando anche verso la disinformazione: il rischio che vengano diffuse fake news in maniera preponderante sarebbe alto. Per quale motivo?



Sembrerebbe che l’approdo di Musk alla guida del social e i vari cambiamenti apportati nell’azienda abbiano creato al suo interno una situazione caotica. E come se non bastasse il personale licenziato sarebbe stato rimpiazzato da intelligenze artificiali incapaci di monitorare l’affidabilità delle notizie circolanti.

Twitter: le preoccupazioni degli ex dipendenti sul mancato controllo delle notizie

Gli ex dipendenti di Twitter impiegati nei controlli dei contenuti, come hanno rivelato gli stessi, avevano adottato misure di sicurezza che avevano ridotto del 60% fenomeni di ‘trolling’ (come si dice in gergo). Ora invece non sembra esserci un filtro a questi fenomeni come avviene invece in altre piattaforme social.



Allo stato attuale i moderatori umani rimasti si affidano ad algoritmi di intelligenza artificiale, che già denotano scarsa efficienza. Il rischio quindi di un ulteriore riduzione del personale con un maggiore affidamento a questi meccanismi potrebbe esporre Twitter ad un’ondata di fake news e odio.

La preoccupazione al riguardo è stata manifestata al Financial Times da Adam Hadley, direttore dell’organizzazione delle Nazioni Unite Tech Against Terrorism. E dal canto loro anche la Commissione europea e la Federal Trade Commission (FTC) statunitense si aspettano un mantenimento degli impegni da parte del miliardario in termini di tutela dei consumatori, evitando che Twitter possa diventare terreno fertile di contenuti pericolosi.