Dora è la mamma di Pio D’Antini del duo comico di “Pio e Amedeo”. Un rapporto bellissimo quello tra madre e figlio che ha raccontato alcuni retroscena sul simpaticissimo comico foggiano. A cominciare dalla scelta del nome Pio: “si chiama come un santo ed è buono e sensibile” – ha detto mamma Dora che ha aggiunto – “Pio si chiama così perché noi siamo devoti di San Pio, i miei figli li ho portati sempre in chiesa e ho cercato di dare loro una buona educazione. La chiesa ti dice: non ammazzare, non rubare, non dire falsa testimonianza”. Non solo, la donna parlando del figlio ha anche aggiunto: “Pio è sempre stato vivace e scherzoso. Lui è nato dieci anni dopo il terzo figlio ed è stato molto coccolato. In casa faceva il pagliaccetto, lo chiamavamo “terremoto”.



Mamma Dora dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni ha anche raccontato quando Pio l’ha fatta arrabbiare. Tutto è cominciato quando ha Pio ha iniziato a muovere i primi passi come animatore: “gli ho detto: “Ti devi laureare!” e lui ha promesso che avrebbe preso la laurea, ora gli mancano solo tre esami in Scienza della comunicazione”.



Mamma Dora: “Pio in tv? All’inizio non ero propensa ad accettarlo”

Pio D’Antini ha preso una strada completamente differente da quella auspicata da mamma Dora. Dopo anni di animatore turistico, Pio si è fatto conoscere come comico e intrattenitore diventando un volto noto del piccolo schermo. Un grandissimo successo, ma la madre Dora non nasconde che all’inizio lo guardava con grande difficoltà alla tv. “All’inizio quando lo vedevo in tv non ero propensa ad accettarlo” – ha detto Dora precisando – “io conosco bene mio figlio, è un ragazzo moralmente sano, buono e sensibile. Poi c’è qualcuno che critica, ma guai se non ci fosse. Vuol dire che sarà apprezzato di più un domani”.



Una cosa è certa: quello che vediamo in tv non lo rappresenta a pieno, visto che lo stesso Pio dalle pagine di Sorrisi ha dichiarato: “non siamo così maleducati come siamo in tv.  Quello che facciamo in tv è la proiezione di quello che faremmo se avessimo bevuto tre vodka-tonic, dobbiamo forzare la mano. Solo denunciando la maleducazione facciamo passare un messaggio educativo”.