Dora fino alla fine di gennaio ha sempre vissuto in casa sua, ma in seguito ad un malore è stata ricoverata in modo coatto all’interno di una RSA. Ad Ore 14, con Milo Infante su Rai 2, si è parlato della particolare e sicuramente triste vicenda dell’anziana rinchiusa contro la sua volontà nella struttura per anziani, grazie anche ad alcune dichiarazioni fatte alle amiche e alle persone che più care ha al suo fianco.
A casa di Dora, che attualmente si trova nella RSA, ci sono anche le due badanti, Grazia e Marina, costantemente a casa sua, ed una volontaria che “nel pomeriggio vengo qualche ora a tenerle compagnia, facciamo ginnastica”. Tutto procedeva tranquillamente fino a gennaio, quando l’anziana è stata colpita da un ictus che ha portato il suo Amministratore di sostegno a decidere per il suo ricovero coatto nella residenza per anziani. In casa di Dora, mostrano le sue amiche e collaboratrici ad Ore 14, aveva il letto adibito agli anziani, con il materasso antidecubito, la sedia a rotelle, il sollevatore per alzarla, “sembra una RSA la sua casa“, spiega la volontaria.
La testimonianza di Dora dalla RSA
“Sto male qua”, racconta Dora al telefono dalla RSA con la trasmissione, “male male male male. Qui non è una RSA, ma un manicomio. Se mi fanno rimanere qua io mi butto dalla finestra se c’ho il coraggio. Il mio più grande desiderio è tornare a casa mia, c’è tutto lì”. “Mi avevano detto che venivo a fare la riabilitazione, ma mi hanno messa in un letto senza potermi muovere”, racconta ancora Dora dall’interno della RSA in un video registrato dalla figlia Anna. “Sono distrutta, sono entrata che stavo bene e sto male ora. Voglio tornare a casa mia, fare le mie cose, ho la mia badante e non mi manca niente, qui mi mettono sul letto e basa, non mi fanno neanche la fisioterapia. Mi fanno stare qui per dispetto e cattiveria”.
Oggi, inoltre, su richiesta dell’avvocato di Dora, il giudice tutelare doveva decidere se la donna sarebbe dovuta rimanere in RSA o tornare a casa, ma la decisione è stata rimandata. “Abbiamo chiesto di rispettare la sua volontà“, spiega l’avvocato della famiglia, “una signora anziana capace di intendere e di volere deve essere ascoltata”. Anna, invece, ad Ore 14, racconta che “mia mamma è fragile, ha sofferto di depressione ed io le ho fatto anche un po’ da madre, mi sono sempre stata e mi prendo cura di lei”. Prima era Anna a fare l’amministratrice della madre, scegliendo per lei un avvocato che la seguisse, e che a gennaio ha deciso di disporre il TSO, “si sta lasciando morire, sta attuando lo sciopero della fame e mi è stato chiesto a me di collaborare”, racconta la figlia.