IL SEQUESTRO DI DORI GHEZZI E FABRIZIO DE ANDRE’
E’ una Dori Ghezzi intensa quella che si racconta a Il Fatto Quotidiano riportando alla mente il periodo del sequestro, il rischio corso con Fabrizio de Andrè, la paura e anche quella voglia di pensare che alla fine i sequestratori, comunque fossero andate le cose, avrebbero risparmiato le loro vite per una sorta di empatia instauratasi in quei giorni. Questo spiega la reazione dei due al sequestro e alla loro liberazione ma anche la voglia di non schierarsi come parte civile nel processo che poi li vide coinvolti. Tutto questo Dori Ghezzi lo racconta in un’intervista in cui riporta alla mente quei momenti sottolineando anche il fatto che proprio quel sequestro spinse lei e Fabrizio De Andrè a capire ancora meglio cosa significasse essere liberi, soprattutto in quegli anni: “Capimmo ancora meglio cosa significhi essere liberi. E la nostra vicenda contribuì a sradicare la piaga dei sequestri in Sardegna. All’ epoca era routine”. Dori Ghezzi e Fabrizio de Andrè erano legati dal 1974 e il loro sequestro avvenne in Sardegna cinque anni dopo e questo non fece altro che unirli ancora di più e segnare le loro vite: “Da quell’evento nacque un album di Fabrizio con “L’ Indiano” in copertina. Quante analogie nelle sofferenze del popolo sardo e dei pellerossa, bersagli entrambi della prevaricazione dei più forti”.
DORI GHEZZI TRA FRANCESCO DE GREGORI E FABRIZIO DE ANDRE’?
I due sono sempre stati legati dai sentimenti comuni e dall’amore per la libertà e la poesia ma a rovinare tutto, o quasi, ci ha provato un altro grande cantautore italiano ovvero Francesco de Gregori. Si dice anche che proprio a Dori Ghezzi il cantautore abbia dedicato alcuni versi della sua Rimmel, quel passaggio legato ai tarocchi e su questo lei risponde: “Sì, io leggevo i tarocchi a Francesco, ma lui aveva conosciuto anche Puny, la prima moglie di Fabrizio, che a sua volta faceva le carte. Davvero parla di me? In quell’ inverno De Gregori lavorava al Volume 8 di Fabrizio, uno degli album più sperimentali. Si scambiavano idee con foglietti lasciati in cucina: mentre uno dormiva, l’ altro creava. Avevano bioritmi incompatibili”. Lei stessa però, nella stessa intervista, poi spiega che sicuramente non aveva testa per altro e sull’inizio della sua storia con Faber rivela: “Si dichiarò a lei durante una festa di compleanno: “Tra gli invitati c’ erano Ornella Vanoni e Mina, che lusingavano Fabrizio chiedendogli canzoni. ‘Mi spiace’, rispose lui, ‘ma se ne devo scrivere una sarà per Dori’. Era quella la sua dichiarazione”.