Il professor Gianfranco Parati, ordinario medicina cardiovascolare dell’università Bicocca, è stato intervistato questa mattina dal programma di Rai Uno, Uno Mattina, per parlare di quanto influisca il sonno sull’attività del nostro cuore. Facendo una sintesi, più dormiamo bene e più il nostro organo vitale risulta essere rilassato e quindi in grado di affrontare meglio la giornata. “Anche il cuore va incontro a profonde variazioni fra sonno e veglia – ha spiegato Parati – abbiamo bisogno che il cuore si riposi, il cuore batte più piano di notte e la pressione scende, poi quando sogniamo abbiamo tutta un’attivazione del sistema nervoso simpatico e i battiti e la pressione ricominciano a salire, situazioni che poi continuano quando ci svegliamo, è fisiologico e ci prepariamo ad affrontare la giornata, se dormiamo bene siamo più tonici e il nostro sistema cardiovascolare funziona meglio”.
Ma quanto incidono gli orari? “E’ molto importante, all’istituto auxologico Milano – prosegue l’esperto – di cui sono direttore scientifico abbiamo un centro sonno, dobbiamo dormire un numero di ore sufficienti, almeno 7 ore, ci sono dati molto chiari che ci dicono che se noi dormiamo di meno abbiamo una pressione più alta, e c’è il rischio di aritmie, il cuore può presentare problemi, è importante quindi dormire bene e abbastanza”.
PARATI: “PISOLINO E DORMIRE SONO DUE COSE DIVERSE”
Ma il pisolino di un’ora del pomeriggio può aiutare? “Sono due cose diverse, se noi dormiamo meno di 7 ore aumenta il rischio di ipertensione e di problemi cardiovascolari, il sonnellino pomeridiano ci aiuta ma se lo abbiamo è un indicatore che non abbiamo dormito bene di notte, una breve pennichella può essere utile ma sostituire il dormire pomeridiano con il sonno notturno non è una buona politica”.
Quindi Gianfranco Parati ha concluso: “In alcune popolazioni mediterranea una pennichella, ma di 20 minuti o mezz’ora, può essere utile, ma io consiglio di dormire di notte perchè così facendo possiamo proteggere la salute del nostro cuore e la nostra”.