Il grande Eduardo De Filippo, nato a Napoli nel 1900 e morto a Roma 84 anni dopo, è stato uno dei più grandi volti del mondo del teatro italiano, simbolo in tutto il mondo di una scuola di successo destinata a diventare un esempio oltre i confini nazionale. La sua vita fu costellata da incredibili successi mentre quella sentimentale fu particolarmente turbolenta e confusa nonché frenetica, almeno nei suoi anni giovanili e dell’età adulta: trovò invece una pace interiore, anche dal punto di vista amoroso, nella vecchiaia.



Furono tre le mogli di Eduardo: la prima si chiamava Dorothy Pennington ed era americana. La ragazza, colta e di buona famiglia, si sposò con l’attore nel 1928 ma il loro matrimonio fu poi annullato nel 1952 dal tribunale della Repubblica di San Marino e poi da quello di Napoli nel 1955. Proprio l’anno successivo, nel 1956, Eduardo sposò Thea Prandi, madre dei suoi figli Luisella e Luca. La primogenita morì nel 1960 e la moglie la seguì: una grave perdita per l’artista, nonostante i due si fossero separati l’anno prima. Gli ultimi anni della sua vita, Eduardo li passò con Isabella Quarantotti, che sposò nel 1977.

Chi era Isabella Quarantotti, ultima moglie di Eduardo De Filippo

L’ultima donna nella vita di Eduardo De Filippo si chiama Isabella Quarantotti: lei, scrittrice e sceneggiatrice nata 21 anni dopo di lui, aveva già due matrimoni alle spalle quando si innamorò dell’attore napoletano. Dopo essersi conosciuti, i due cominciarono una relazione duratura che culminò con il matrimonio arrivato il 3 febbraio 1977 a Napoli, celebrato dall’allora sindaco del capoluogo campano. Dopo la morte del marito scrisse alcune opere dedicate proprio a lui: morì 19 anni dopo la scomparsa di Eduardo, nel 2005, e venne cremata e seppellita nella cappella De Filippo, al Verano di Roma.

I due vissero insieme anni felici e sereni, nonostante Eduardo fosse ormai molto anziano: lei, parlando del marito nei suoi ultimi anni su questa terra, disse di essersi innamorata dell’uomo e non del personaggio che vi era dietro. Un amore autentico e sincero, che continuò anche dopo la morte del grande artista.