Penuria di vaccinandi nel Lazio, di conseguenza, per evitare che le dosi vadano sprecate, i sieri vengono somministrati a chi si presenta anche senza appuntamento. Una vicenda che sembra incredibile quella raccontata dal quotidiano IlMessaggero, che cita il caso dell’hub all’outlet di Valmontone, dove delle 1.000 dosi di Johnson & Johnson pronte, ne sono state somministrate nella giornata di lunedì solamente 400.
Meno della metà quindi, forse per via della paura vaccini che si sta diffondendo sempre più a causa della disinformazione che ha visto come vittima AstraZeneca: cosa fare? Come spiega il quotidiano romano, nessuno intende sprecare quelle dosi preziose, di conseguenza le Asl le stanno provando tutte, a cominciare dal contattare quegli operatori sanitari non ancora vaccinati, ma che ora sono costretti dalla legge: altri stanno invece facendo il vaccino a igienisti dentali e fisioterapisti, i sanitari non inseriti nelle categorie prioritarie.
DOSI VACCINO INUTILIZZATE NEL LAZIO: SI PROCEDE ALL’ISRAELIANA
Altri ancora procedono “all’israeliana”, ovvero, vaccinando chi si presenta senza appuntamento, purchè faccia parte delle fasce per cui ci si può già prenotare. «Non possiamo certo fossilizzarci sulle procedure burocratiche», dice a riguardo Alberto Perra, il direttore del Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) dell’Asl Roma 5, che coordina l’hub di Valmontone. «Lunedì abbiamo somministrato meno della metà delle dosi potenziali, bisognerebbe avere più persone con un appuntamento, altrimenti sarebbe uno spreco. Già oggi abbiamo una struttura dove lavorano 50-70 persone e il rischio è che stiano ferme, anche se vengono pagate». Di conseguenza si è trovata la soluzione: «Accettiamo anche chi viene senza appuntamento, purché faccia parte delle categorie per cui è già prevista la possibilità di vaccinarsi. A volte siamo direttamente noi a chiamare gli ordini professionali dei sanitari non ancora protetti o di chi aveva rifiutato la dose a inizio anno e ora ci ha ripensato». Piccoli intoppi che comunque non vanno ad intaccare la campagna vaccinale, visto che il Lazio è una delle regioni dove si vaccina di più, e ad oggi sono state superate quota 1 milioni e 800mila dosi somministrate.