Tra le tante eredità del dottor Victor Chang, celebrato nell’anniversario della sua nascita dal Doodle di Google di oggi, spicca, in campo non strettamente medico ed accademico, anche quella genetica, trasmessa ai suoi tre figli. Come sottolineato più avanti in questo articolo, infatti, il medico si sposò con Ann Simmons, una sua paziente londinese conosciuta in occasione di un intervento al quale venne sottoposta al St. Anthony’s Hospital nel 1966.
Dal matrimonio tra Victor Chang e Ann Simmons nacquero, più avanti negli anni tre figli Vanessa, Matthew e Marcus, ora impegnati nel tramandare la memoria del padre. In particolare, Marcus, il più giovante tra i tre, lavora come avvocato ed è impegnato nel sostegno alle donazioni di organi, ma ha anche scritto e pubblicato un libro di memorie su suo padre. Matthew, invece, ha deciso di fondare un’azienda tecnologica che offre soluzioni software in campo medico, mentre nel privato è un attivo sostenitore delle cause di beneficenza associate alla lotta ai problemi cardiaci. Infine, Vanessa, la maggiore dei tre figli, ha attivamente percorso le orme di Victor Chang, diventando medico a sua volta, specializzata in cardiologia, oltre a dirigere la fondazione dedicata al padre. (Agg di Lorenzo Drigo)
L’EREDITÀ SCIENTIFICA DEL DOTT. VICTOR CHANG
Il medico Victor Chang, oggi celebrato con un Doodle da Google, ha lasciato una grande eredità tramite la Victor Chang Foundation. Si occupa di educazione e innovazione nella cardiologica e nella chirurgia cardiotoracica e oggi è guidata dalla figlia Vanessa Chang. Nel 1994 venne invece fondato il Victor Chang Cardiac Research Institute dall’allora primo ministro australiano Paul Keating. Si tratta di un organismo che si concentra sulla ricerca, “sulla prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie del muscolo cardiaco”.
Ci sono poi i “Dr Victor Chang Science Labs” della Christian Brothers’ High School, mentre nel 1999 Chang venne nominato l’australiano del secolo presso i People’s Choice Awards. Nel 2008 venne invece costruito presso l’ospedale St Vincent a Londra, dove il medico lavorava negli anni ’60, il Victor Chang Lowy Packer Building, inaugurato ufficialmente dalla principessa di Danimarca Mary: “era un pensatore originale e vide la necessità di ricercare e sviluppare dispositivi per l’assistenza cardiaca e, non ultimo, è noto per la sua leggendaria cura dei suoi pazienti e le loro famiglie”, disse nell’occasione. Infine una curiosità: ad ottobre scorso, il pianeta 24450 è stato chiamato con il nome di Victor Chang. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DOTT. VICTOR CHANG: PIONIERE DEL TRAPIANTO DI CUORE, LA FIGLIA VANESSA: “RESILIENTE E GRAN LAVORATORE”
Per ricordare Victor Chang, oggi Google ha deciso di dedicare un Doodle apposito al famoso cardiochirurgo che spianò la strada al primo trapianto di cuore, trasformando di fatto la medicina. Victor Chang ha avuto tre figli, fra cui anche Vanessa, oggi presidente della fondazione intitolata a nome del padre, che non troppo tempo fa aveva rilasciato un’intervista ai microfoni di The Asian Executive, per descrivere meglio il padre: “La famiglia di mio padre non era ricca – spiegava – hanno lottato come molte altre persone che sono emigrate in Australia. Avendo anch’io due figli, immagino quanto sarebbe stato difficile per papà, all’età di 12 anni, perdere la madre a causa di un cancro e poi essere spedito su un battello a vapore in Australia per vivere con i suoi cugini. Per questo motivo penso che papà abbia sviluppato una grande resilienza”.
Quindi Vanessa Chang, figlia di Victor, ha aggiunto: “Papà aveva una grande motivazione ed era estremamente diligente a scuola, all’università e nella vita lavorativa. Era un gran lavoratore. Una delle mie filosofie è che non dovresti aspettarti di ricevere tutto gratuitamente, dovresti lavorare e non dare le cose per scontato. Ho detto ai miei figli che io e mio marito ci spezzeremo la schiena per dare loro una buona istruzione, ma alla fine sono loro ad avere la responsabilità di ciò che ne faranno; creano le proprie opportunità e dovranno lavorare duro per ottenerle”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DOTT. VICTOR CHANG: CHI È IL PIONIERE DEL TRAPIANTO DI CUORE, IL SUO SECONDO AMORE ERANO LE AUTO
E’ Victor Chang il protagonista del Doodle di oggi, la “vignetta” di Google che ciclicamente viene dedicata ad un personaggio che si è distinto nel corso della storia. Victor Chang è considerato uno dei più grandi medici chirurghi di tutti i tempi, essendo stato un vero e proprio pioniere nel campo del trapianto di cuore. Se la medicina era il suo primo grande amore, forse non tutti sanno che il chirurgo australiano di origini cinesi aveva una seconda grande passione, quella per i motori. Come svelato da uno dei suoi tre figli, Vanessa, in un apposito libro chiamato “Un omaggio a mio padre”, le automobili “fornivano a papà la possibilità di allontanarsi da tutto; erano il suo hobby e la sua opportunità per rilassarsi”.
Quando poteva si chiudeva in garage e metteva mano ai motori, e nel corso della sua vita, durata purtroppo poco a causa della morte per omicidio, ha restaurato una MG TF degli anni ’50, guidando anche molte altro auto fra cui diverse Porsche e una Citroën CX Prestige del 1982. Una passione che permetteva a Victor Chang di non pensare per qualche ora alla medicina, rinchiudendosi in un mondo fatto di pistoni, olio e motore, per certi versi non troppo distante da quello del corpo umano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DOTT. VICTOR CHANG: CHI È IL PIONIERE DEL TRAPIANTO DI CUORE, SPOSÒ UNA SUA PAZIENTE CONOSCIUTA A LONDRA
Google celebra oggi con un bel Doodle il genio di Victor Chang, pioniere del trapianto di cuore nonché il medico che spianò la strada alla medicina moderna. Se sulla sua carriera medica si è già detto moltissimo, ma forse non tutti conoscono la sua vita privata. Victor Chang era sposato con Ann Simmons, incontrata nel 1966 in quel del St. Anthony’s Hospital di North Cheam, vicino a Londra: il chirurgo australiano di origini cinesi vi lavorava come medico d’urgenza di guardia e una sera la Simmons venne ricoverata dopo essersi ammalata durante una festa.
Fu amore a prima vita, visto che i due da quel giorno iniziarono a frequentarsi, e poi si sposarono. Nel corso della loro unione ebbero anche tre figli, leggasi Vanessa, Matthew e Marcus. Chang aveva anche due fratelli più piccoli, ovvero la sorella Frances e il fratello Anthony. Si mormora che non fosse particolarmente religioso, ma come spiega Wikipedia, il medico era solito chiedere a sorella Bernice di dire una preghiera per i propri pazienti, ed era anche molto noto per la sua compassione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DOTT. VICTOR CHANG: CHI È IL PIONIERE DEL TRAPIANTO DI CUORE, AUSTRALIANO MISTERIOSAMENTE UCCISO NEL 1991
Il Dott. Victor Peter Chang, al quale è dedicato il doodle odierno di Google, è stato uno dei più rinomati ed importanti cardiochirurghi australiani, considerato il pioniere del moderno trapianto di cuore. In Australia è considerato un vero e proprio eroe nazionale, insignito nel 1986 con la più alta onorificenza del paese, ovvero il riconoscimento a Compagno dell’Ordine dell’Australia, mentre nel 2000 è stato votato come Australiano del secolo dalla popolazione.
Nato nel 1936 a Shanghai da padre britannico e madre australiana, Victor Chang inizia a manifestare una vera e propria passione per la medicina quando nel 1948 la madre muore tragicamente a causa di un cancro al seno. Il padre, negli anni ’50 decise di mandare lui e sua sorella minore a vivere a Sydney assieme alla famiglia allargata della loro madre, con un viaggio navale che da Hong Kong durò sei settimane. Dopo una serie piuttosto tradizionale di studi, Victor Chang nel 1962 si laureò a Sydney in Medicina e Chirurgia, iniziando uno stage presso il St Vincent’s Hospital, che abbandonò per proseguire gli studi in Inghilterra. Tornò nuovamente a Sydney dove ebbe modo di affiancare il dottor Harry Windsor e il dottor Mark Shanahan, che avevano eseguito il primo trapianto di cuore in Australia nel 1968.
Dott. Victor Chang e la ricerca sui trapianti di cuore
Insomma, al fianco dei due esimi colleghi, il dott. Victor Chang iniziò a sviluppare una passione per la chirurgia e la possibilità di trapiantare il cuore di un paziente. Operazione che nel 1980 venne resa più semplice dall’avvento dei primi farmaci anti-rigetto, spingendo il medico a fare pressioni sui suoi superiori del St Vincent’s Hospital di Sydney affinché venisse aperto un programma di trapianti al cuore.
Così, nel 1984 il dottor Victor Chang eseguì uno storico trapianto alla paziente quattordicenne Fiona Coote, che divenne la più giovane mai sottoposta a quel tipo di intervento. Complessivamente, in 6 anni il team del medico ha eseguito 197 trapianti di cuore e 14 di cuore e polmone, con un tasso di successo (incredibile all’epoca) del 90% nel primo anno successivo all’intervento. Non contento, però, il dott. Victor Chang nel 1980, preoccupato dalla carenza di donatori di organi, promosse anche lo sviluppo di una valvola cardiaca artificiale e di un dispositivo di assistenza cardiaca artificiale, entrambi rivoluzionari.
La morte del Dott. Victor Chang
Il dott. Victor Chang è stato, insomma, uno dei grandi pionieri della chirurgia cardiaca, operando affinché i trapianti al cuore fossero il più efficienti possibile. Tuttavia, la sua importante e celebre carriera si concluse troppo presto, ad appena 54 anni d’età, il 4 luglio 1991. Quel giorno, infatti, venne ucciso con due colpi d’arma da fuoco in uno di quelli che oggi è considerato tra gli omicidi più famori della storia australiana.
Victor Chang quel giorno si trovava nella sua auto quando questa venne colpita violentemente da due individui. Il dottore accostò e ne scaturì prima un litigio e poi una colluttazione, culminata con due colpi di pistola che lo colpirono alla guancia, uscendo sotto l’orecchio destro, e alla tempia, trapassando il cervello ed uccidendolo sul colpo. Si pensò inizialmente ad un omicidio architettato dalla Triade, ma si scoprì in seguito che il dott. Victor Chang venne ucciso da Chew Seng (Ah Sung) Liew e Choon Tee (Phillip) Lim, due uomini malesi che scelsero la loro vittima tramite una rivista che ne parlava. Lo scopo dell’assalto era quello di estorcere denaro al malcapitato.