Il termine “congiunti” ha creato un cortocircuito governativo che va risolto prima della Fase 2. Palazzo Chigi ha promesso chiarimenti nei prossimi giorni, ma anticipato l’interpretazione che dà al termine. Un termine ambiguo secondo i giuristi, perché non c’è una definizione legale precisa, quindi la forza pubblica può andare incontro a diverse interpretazioni. Non è un caso se il premier Giuseppe Conte ha annunciato che presto verrà pubblicato un questionario per chiarire questo aspetto. Tutto chiaro fino a quando si parla di amici e fidanzati, le cose si complicano invece sul concetto di “affetto stabile”. Se si ammette il concetto a qualsiasi relazione affettiva o amichevole, allora secondo il Sole 24 ore la norma sarebbe priva di contenuto, perché non ci sarebbe alcun limite al suo perimetro applicativo. Pensiamo ai single e agli anziani senza figli che durante la quarantena che sono stati aiutati da una rete di amici e conoscenti. In altri paesi sono contenute visite di amici e fidanzati, nel rispetto delle norme di sicurezza e col divieto di assembramento. (agg. di Silvana Palazzo)
CHI SONO CONGIUNTI? CONTE SCIVOLA SU TERMINE NON TECNICO
Il chiarimento sulla parola “congiunti” inserita nel Dpcm del 26 aprile 2020 per gli spostamenti è solo verbale al momento. Sono particolarmente attese le indicazioni sull’interpretazione da dare. La cosa singolare è che il premier Giuseppe Conte, che si è definito “l’avvocato degli italiani”, ha deciso di usare un termine che tecnico non è, soprattutto dal punto di vista civilistico. È stato poi precisato che sono compresi, oltre ai parenti, anche fidanzati e persone con cui si hanno “affetti stabili”. Quel che preoccupa è la condizione applicativa: come si farà ad accertare durante i controlli che si sta andando davvero a visitare un congiunto? Sarà interessante allora conoscere le indicazioni che verranno date alle forze dell’ordine in vista dei controlli. Da Palazzo Chigi per ora nessun segnale riguardo l’aggiornamento delle Faq: non c’è ancora una data ma gli italiani scalpitano. (agg. di Silvana Palazzo)
CHI SONO I CONGIUNTI? L’IRONIA DI RENZI
Gli italiani continuano a farsi una domanda: chi sono i congiunti? Anche perché dal governo non sono arrivati chiarimenti netti. Nella giornata di ieri abbiamo scoperto che sono inclusi fidanzati e conviventi, oltre che parenti, si intendono anche gli “affetti stabili”, una curiosa espressione usata da Palazzo Chigi. Ma, in attesa di chiarimenti proprio da Palazzo Chigi, pare che tra gli affetti stabili non siano compresi gli amici. Sulla vicenda è intervenuto Matteo Renzi, tornato ad attaccare il premier Giuseppe Conte per la gestione dell’emergenza coronavirus. Il leader di Italia Viva si è soffermato proprio sulla questione dei congiunti. «Non siamo uno Stato etico dove i vigili chiedono se la persona che stai per vedere è una fidanzata stabile o saltuaria. Ma saranno fatti tuoi? Qui siamo alla follia! Mettiamo Maria De Filippi a decidere se la relazione è stabile?», ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Repubblica. L’ex premier accusa il governo di paternalismo con la sua volontà di «mettere il naso nella vita della gente». (agg. di Silvana Palazzo)
CHI SONO I CONGIUNTI? IL “PRECEDENTE” DI CONTE
Chi sono i congiunti? Tutta Italia si è posta questa domanda prima e dopo il Dpcm con cui Giuseppe Conte ha dato il via alla Fase 2 di “convivenza” con il coronavirus. Nemmeno la nota di Palazzo Chigi che ha parlato di “affetti stabili” è riuscita nell’intento di chiarire l’accezione del termine utilizzato dal premier. Ecco allora che sono stati in tanti, in queste ore, a tentare di circoscrivere e definire una volta per tutte chi siano realmente i congiunti che sarà possibile incontrare dal prossimo 4 maggio. Una polemica, quella nata dalla difficoltà di circoscrivere l’accezione del termine, che si è riversata in primo luogo sul presidente Conte. E sono stati in tanti a ricordare in queste ore come il termine “congiunto” già in passato sia costato degli attacchi al premier. Era ancora l’epoca del governo gialloverde e Conte alla Camera manifestò vicinanza nei confronti degli attacchi subiti sui social da Mattarella, riferendosi in particolare a quelli rivolti ad un suo congiunto: “Si chiamava Piersanti, Piersanti si chiamava!”, gli ricordò polemicamente Graziano Del Rio. (agg. di Dario D’Angelo)
CHI SONO I CONGIUNTI? PATUANELLI: “PARENTI FINO OTTAVO GRADO”
Nella giornata di ieri in molti hanno cercato la parola “congiunti” su Google, per cercare di capire a cosa si riferisse: genitori, nonni, zii, amici, fidanzati? Per provare a fare un po’ di chiarezza è intervenuto, fra gli altri, anche il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che rispondendo appunto ad alcuni dubbi sul nuovo Dpcm in arrivo per la fatidica Fase 2, ha esclamato: “Tra i congiunti – le sue parole rilasciate al programma di Rete 4, Quarta Repubblica – ci sono parenti fino all’ottavo grado e affini ma anche i fidanzati. Per queste persone sarà consentito ricongiungersi”. Una nuova spiegazione quindi, visto che, fino all’ottavo grado, la platea di possibili congiunti si allarga decisamente rispetto a chi pensava ai soli parenti stretti come genitori, fratelli e nonni. La cosa importante, ha ribadito Patuanelli, in linea con tutti gli altri attori politici, è “mantenere il distanziamento, l’uso della mascherina e l’uso dei guanti. Bisogna mantenere la distanza sociale – ha proseguito – e i dispositivi di protezione in questa fase in cui si apre un po’. Ci sono ancora 105mila contagiati, dobbiamo evitare di tornare ai dati dell’inizio di marzo”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHI SONO CONGIUNTI IN DPCM, PARENTI, FIDANZATI, STABILI RELAZIONI AFFETTIVE. AMICI…
«Congiunti è una formula un po’ ampia, generica per dire che non sarà… Non significa che si potrà andare in casa altrui a trovare amici e a fare feste». A parlare è il premier Giuseppe Conte che prima di spostarsi in Lombardia ha rilasciato delle dichiarazioni ai giornalisti in merito all’allentamento delle restrizioni. Consapevole della confusione che ha generato l’espressione usata all’interno del Dpcm del 26 aprile 2020, il presidente del Consiglio ha quindi precisato sui congiunti: «Si andranno a trovare le persone con cui c’è un rapporto di parentela o stabili relazione affettive. Non significa incontriamoci liberamente tra amici e diamoci pacche sulle spalle». Conte ha infatti ricordato che «un quarto dei contagi è avvenuto è negli appartamenti». «I congiunti? Sono anche i fidanzati. Sono chiaramente i familiari e ci sono anche i fidanzati all’interno», ha poi aggiunto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà a “Sono le Venti” sul Nove. Poi però crea ulteriore confusione: «Chiaramente i congiunti così chiamati sono tutte le persone a cui vogliamo bene». (agg. di Silvana Palazzo)
CONGIUNTI “ANCHE FIDANZATI E AFFETTI STABILI”
Il governo è pronto a fare chiarezza in merito al termine “congiunti” che ha usato nel Dpcm del 26 aprile 2020 in relazione alla Fase 2. Come vi abbiamo raccontato, il governo ha deciso di introdurre come fattispecie quella delle visite ai congiunti per motivare gli spostamenti. Subito è partita la caccia al significato di questo termine, non particolarmente diffuso. Peraltro, è un termine piuttosto generico con cui si intende una persona con cui si è particolarmente a contatto, non semplicemente il coniuge. E proprio questa varietà di interpretazioni ha generato un po’ di confusione, culminata in un boom di ricerche certificato anche dall’analisi di Google dei trend di ricerca. Ora arriva una precisazione da Palazzo Chigi, che in realtà non aiuta poi così tanto a far chiarezza. «Precisazione sul Dpcm sul termine congiunti: comprende parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili anche fidanzati», riporta La7. A rincuorare è il fatto che «nei prossimi giorni» arriveranno «ulteriori chiarimenti da Palazzo Chigi». Tra l’altro nelle ultime ore sono partite le proteste dell’Arcigay. Anche per questo si sta pensando a deroghe dell’ultima ora. (agg. di Silvana Palazzo)
CONGIUNTI E DPCM, I DUBBI DOPO CONFERENZA
Il DPCM presentato alla nazione nella prima serata di domenica 26 aprile dal premier Giuseppe Conte ha regalato una piccola ventata di riavvicinamento sociale (seppur nel rispetto delle distanze interpersonali e con le mascherine indossate correttamente sulla faccia): dal 4 maggio saranno consentite le visite ai propri congiunti. Ma cosa si intende con questo termine? E, soprattutto, racchiude anche la categoria dei fidanzati? Una questione senza ombra di dubbio decisamente complessa, dal momento che non tutte le coppie vivono sotto lo stesso tetto e sono state costrette a una lontananza forzata nel corso di questa lunga quarantena, nella quale l’unico contatto permesso tra loro è stato quello virtuale, mediante le app di messaggistica. La sensazione è che gli innamorati dovranno ancora pazientare prima di potersi “riabbracciare”; il vocabolo congiunti indica, infatti, persone legate da rapporti civili o da legami di sangue, due fattori che i fidanzati, loro malgrado, non possono vantare di possedere.
CHI SONO CONGIUNTI: ANCHE FIDANZATI E PARENTI?
Ha generato parecchia confusione quanto esplicitato dal premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di ieri, domenica 26 aprile 2020, in materia di visite ai parenti. Secondo quanto si legge nella bozza del nuovo DPCM, “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”. Proprio il concetto di congiunti ha dato origine a dubbi sul web: c’è, ad esempio, chi si chiede se il fidanzato rientri in questa categoria e ulteriori chiarimenti, con ogni probabilità, saranno inseriti nel testo definitivo del Decreto. In ogni caso, gli incontri dovranno avvenire con il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, con indosso le mascherine facciali e scongiurando ogni forma di assembramento.
CHI SONO I CONGIUNTI: IL CODICE PENALE NON HA DUBBI
In attesa di delucidazioni da parte di Palazzo Chigi in merito alla definizione di “congiunti” inserita nel nuovo DPCM, l’articolo numero 307 (quarto comma) del codice penale pare venire in soccorso a tutti quegli italiani avvolti dal dubbio. Secondo quanto si legge nel testo, i congiunti sono rappresentati da “ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”. Se il Governo riterrà di attenersi a quanto appena riferito, i fidanzati saranno esclusi dalla categoria delle persone a cui si potrà fare visita da lunedì 4 maggio, in quanto non legati alla propria metà da rapporto civile e, ovviamente, da legami di sangue. Non è escluso, in ogni caso, che, a fronte delle numerose perplessità riscontrate e delle immancabili polemiche che stanno fiorendo sugli spazi virtuali dei social network, Giuseppe Conte e la sua squadra decidano di estendere il provvedimento alle coppie, anche se è difficile immaginare che poi queste rispettino davvero le distanze interpersonali…