Una delle principali novità introdotte dal nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte riguarda la riapertura di teatri e cinema. Dopo settimane di discussioni, dal 15 giugno 2020 sarà possibile tornare ad assistere a spettacoli: per quelli al chiuso il numero massimo di spettatori è 200, per quelli all’aperto il numero massimo è 1.000. L’Anec si è detta soddisfatta dell’operato del Governo, che ha accolto le richieste dell’esercizio cinematografica: «Il cinema in Italia può ripartire uniformemente a quanto avviene nei principali mercati europei, dimostrando di essere pienamente allineata anche sotto l’aspetto della sicurezza degli spettatori e tutela dei nostri collaboratori. Adesso pensiamo ad una importante campagna di comunicazione a sostegno delle sale che riaprono. Cinema di città, multisale, arene all’aperto, gli esercenti progressivamente riapriranno e sono pronti ad accogliere il pubblico», si legge in un comunicato. (Aggiornamento di MB)
FASE 3, NUOVO DPCM CONTE: RIAPERTI I CENTRI SCIISTICI
Da lunedì 15 giugno entrerà in vigore il nuovo Dpcm relativo alla Fase 3, che allenterà ulteriormente le misure restrittive attualmente in atto. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e sarà valevole fino al 14 luglio, in attesa poi di eventuali altre restrizioni. Fra le misure che permangono, come si può leggere al punto primo dello stesso Dpcm “i soggetti con febbre superiore ai 37,5 gradi devono rimanere a casa”. L’attività sportiva di contatto riprenderà dal 25 giugno mentre quella singola sarà consentita ma previo il distanziamento di almeno due metri. Riaperti i centri sciistici, mentre le manifestazioni saranno “consentite con forma statica e distanziamento”. Altra riapertura riguarderà le “sale giochi, scommesse e bingo”, mentre per i cinema resta l’obbligo delle mascherine e del distanziamento, misura che ha fatto storcere il naso agli esercenti. Proseguiranno le misure restrittive per l’accesso ai luoghi di culto, mentre le lezioni “fisiche” delle università continueranno ad essere sospese. Per quanto riguarda i viaggi, fino al 30 giugno consentiti solo da e per “I Paesi Ue, Schengen, Regno Unito, Vaticano, San Marino, principato di Monaco e Andorra”. Sospesi infine i servizi delle navi da crociera. (aggiornamenti di Davide Giancristofaro)
DPCM CONTE FASE 3, CENTRI BENESSERE E SALE SCOMMESSE APERTE CON RESTRIZIONI
Nel presentare in conferenza stampa il nuovo Dpcm il presidente del Consiglio Conte ha chiarito le riaperture e le attività di nuovo consentite: curiosamente, solo stasera viene dato il via libera definitivo alle attività sportive a porte chiuse, pur essendo fissata per domani sera la ripresa della Coppa Italia. Dal 25 giugno sarà possibile fare di nuovo attività sportiva “di contatto“, via libera dunque non solo ai runners ma anche alle partite di calcetto tra amici. Ok anche a sale scommesse e bingo, così come a centri benessere o centri estetici che dovranno però rigorosamente attenersi alle disposizioni sanitarie per evitare un nuovo aumento dei contagi. Nulla da fare invece per discoteche e sale da ballo che fino a oggi speravano in una riapertura e che dovranno invece attendere fino al 14 luglio. (agg. di Fabio Belli)
DISCOTECHE E SALE DA BALLO ANCORA CHIUSE
È pronto il nuovo Dpcm sulla fase 3 che il Premier Conte ha preparato assieme al Cts e alla Conferenza Stato-Regioni in merito alle nuove riaperture dal 15 giugno in poi, come del resto già previsto dall’ultimo Decreto del 18 maggio scorso: cinema, teatri, discoteche, locali, centri estivi, locali da ballo, centri termali, congressi fieristici e sale da gioco sono le “protagoniste” del nuovo Dpcm con cui il Presidente del Consiglio predispone «alcuni interventi in scadenza, ma nulla che cambi il quadro attuale. Vedo grande responsabilità da parte dei cittadini. Dobbiamo continuare così nella consapevolezza che non si può chiudere l’Italia».
Il nuovo decreto recepirà la linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive mosse dalla Conferenza Stato Regioni (allegate al Dcpm) ma con alcune novità specie sul fronte delle sale da ballo e discoteche. L’ultimo passaggio spetterà ai poi ai singoli governatori, che attraverso le loro ordinanze stabiliranno quali attività aprire nel rispetto delle norme di sicurezza: secondo la bozza già circolata nelle scorse ore, dal 15 giugno riaprono le aree gioco all’interno di ville, parchi e giardini pubblici «nel rispetto delle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia». Riaprono poi i centri estivi con accesso ai bimbi sopra i 3 anni: «l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia».
LE RIAPERTURE DEL 15 GIUGNO: CALCETTO, TEATRI E CINEMA
Dal 15 giugno, come già anticipato dalle linee guida Stato-Regioni, sarà possibile tornare nei cinema e nei teatri con le seguenti regole: «spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala». Tornano poi gli sport amatoriali come il calcetto, il beach volley, il basket e anche la boxe:
«A decorrere dal 15 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili», si legge nella bozza di testo del nuovo Dpcm sulla fase 3. Sempre sul fronte sport, arriva in extremis il via libera alla deroga dal 12 giugno 2020 per gli eventi e le competizioni sportive di interesse nazionale (la Coppa Italia di calcio con le semifinali in programma domani e sabato, ndr).
DPCM FASE 3, DISCOTECHE CHIUSE FINO AL 15 LUGLIO
Nel nuovo Dpcm, che conferma quanto stabilito già dal Dpcm 18 maggio, ci sarà l’ok a mostre e musei ma solo «tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro». Brutta notizia invece per i gestori di discoteche e per gli stessi amanti frequentatori: «Restano sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi», con riaperture dunque solo dal 15 luglio.
Dopo le polemiche suscitata negli scorsi giorni dai report del Comitato Tecnico Scientifico sulle regole di apertura (solo all’aperto, distanza per il ballo di almeno 2 metri, niente drink al bancone), lo slittamento al 15 luglio prossimo genererà di sicuro nuove polemiche: unico appiglio di speranza per il settore viene definito sempre nel Dpcm quando si legge che «Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi».