Ospite a “Di Martedì” su La7 il Ministro della Salute Roberto Speranza annuncia per la giornata di mercoledì un incontro sul numero di persone che potranno riunirsi a tavola per la cena e il pranzo di Natale: «il numero dei morti è ancora molto alto, c’è da dire che da qualche settimana vediamo un segnale che va nella direzione giusta, l’Rt si sta abbassando, due settimane fa era 1,7, poi 1,4 ora è 1,2 e sta scendendo: questo significa che le misure che abbiamo adottato iniziano a dare i loro effetti». Nel vertice di domani si discuterà anche della riapertura delle scuole medie e superiori, con l’ipotesi del 9 dicembre che resta al momento quella più probabile: nella stessa riunione di maggioranza saranno discussi tutti gli altri provvedimenti che entreranno nel nuovo Dpcm “Natale”, come ha spiegato stasera il Ministro della Sanità. «Il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa di Natale: il messaggio – ha detto Speranza – è ridurre tutte le occasioni in cui il virus si può diffondere. Il coprifuoco dopo le 22 c’è anche per la messa. Una valutazione sarà comunque fatta nei prossimi giorni». Sull’arrivo del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio, il Ministro riferirà in Parlamento il prossimo 2 dicembre, dunque a ridosso della scadenza fissata dall’ultimo Dpcm: «Valuteremo fino all’ultimo i dati, ci sono ancora molti giorni da qui alla scadenza del decreto ancora in vigore, quindi vorremmo vedere e capire quanto riusciamo ancora a piegare la curva con le misure adottate finora, ma continueremo con il principio di proporzionalità delle misure restrittive». Niente spostamenti “non necessari” e limitazioni sul cenone: «Bisognerà limitarsi agli affetti più stretti. I numeri – spiega quindi il Ministro – li valuteremo, ne ragioneremo nelle prossime ore, e domani c’è una riunione anche su questo. In Germania hanno scelto il numero 10, ma, al netto del singolo numero, il messaggio è quello di ridurre tutte le occasioni non necessarie in cui il contagio si può diffondere. Bisogna evitare spostamenti che non sono strettamente necessari, bisogna ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone quando queste non sono indispensabili e bisogna restare a casa ogni volta che è possibile».
CONTE “DIALOGO CON UE SU MISURE NATALE”
Il vertice di Governo si è interrotto questa mattina per gli impegni istituzionali del Presidente, poi ripreso nel primo pomeriggio prima dell’intervento in video collegamento sulla giornata contro la violenza di genere: ma se su Manovra e ristori i capi delegazione hanno trovato punti in comune, è sul Dpcm (per le aperture e il caso sci) e soprattutto il Mes che l’accordo non è stato trovato. Si è discusso del famigerato Meccanismo Europeo di Stabilità e dei possibili fondi da richiedere in sede europea: l’occasione è l’intervento del Ministro dell’Economia Gualtieri, il prossimo 30 novembre, all’Ecofin: stando a fonti di Governo riportate dall’Adnkronos, le convergenze ci sarebbero a livello generale ma le divisioni si situano sull’uso delle risorse di quei fondi potenzialmente in arrivo già da subito. In giornata si è svolta anche la telefonata tra il Capo del Governo e la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, con a tema in primis il Recovery Fund e i ritardi nella presentazione del piano di rilancio nazionale: «l’Italia è sulla buona strada», ha commentato la n.1 della Commissione, mentre Conte ha fatto sapere in una nota «Ottimo scambio di vedute oggi con Von der Leyen sul Global Health Summit in collegamento con il G20, coordinamento europeo delle misure sanitarie sul Covid19 in occasione del periodo natalizio, un’azione europea più efficace sul tema migrazione con i Paesi extraUe, e su Brexit».
IL NUOVO VERTICE DI MAGGIORANZA
Un Natale sobrio, senza grandi cenoni e senza vacanze sulla neve: la linea l’ha lanciata ieri il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo a “Otto e Mezzo” dopo quasi un anno di assenza dalle interviste tv. Quella stessa linea sarà il “fulcro” del nuovo Dpcm in arrivo dal 3 dicembre prossimo e viene dibattuta proprio in questi minuti a Palazzo Chigi nel vertice di maggioranza convocato d’urgenza nelle scorse ore: secondo le fonti dell’Adnkronos, presenti all’incontro il Premier Conte, i capidelegazione della maggioranza (Bellanova-Iv, Bonafede-M5s, Speranza-LeU, Franceschini-Pd) e i Ministri Roberto Gualtieri (Economia), Luigi Di Maio (Esteri), Enzo Amendola (Affari Ue). Sul tavolo del vertice non solo il nuovo Dpcm “Natale” ma anche il piano economico per la Manovra e i Decreti Ristori, alla vigilia del nuovo scostamento di bilancio che domani il Governo chiederà in Parlamento per complessivi 8 miliardi di euro: «Il governo ritiene necessario preparare un pacchetto di ulteriori misure di sostegno ai settori più colpiti dalle politiche di contenimento anti-Covid. Ciò renderà possibile sostenere lavoratori e imprese che, nell’economia complessiva di ciascun anno, dipendono in misura rilevante dal periodo natalizio», spiega la nota presentata dall’esecutivo al Parlamento per l’autorizzazione al nuovo deficit.
DPCM E NATALE, IL PARERE DEL CTS
Sarà questa poi la giornata che vedrà in serata – con ogni probabilità – la convocazione di un nuovo Consiglio dei Ministri per nominare finalmente un nuovo commissario alla Sanità della Regione Calabria, come annunciato ieri dallo stesso Giuseppe Conte. In attesa degli esiti del vertice di maggioranza e del nuovo CdM, in questo focus abbiano riassunto tutte le possibili anticipazioni uscite in questi giorni sul prossimo Dpcm, mentre intanto è il Presidente del Consiglio ad aver ribadito nell’intervista tv a “Otto e Mezzo” come «Sullo spostamento tra regioni a Natale, ci stiamo lavorando ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse. Tuttavia, il periodo natalizio richiede misure ad hoc». Secondo il Capo del Governo – in attesa che parta il piano di vaccini nazionali e verso un Recovery Fund ancora molto lontano – l’Italia ad oggi non può permettersi una pericolosa terza ondata: «Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. E con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo», conclude il Premier. Nel frattempo dal Comitato Tecnico Scientifico arriva un’importante stroncatura alle possibili aperture “indiscriminate” di shopping e attività nei giorni a ridosso delle Feste di Natale: secondo il coordinatore Cts Agostino Miozzo «Le feste di Natale saranno un momento di serenità auspicabile però è comunque un incontro a rischio: il virus se ne frega dell’identità familiare. Se sarà replicato il “liberi tutti” rischiamo la terza ondata».